Gratis allo stadio, Perrone restituisce le tessere
Il primo cittadino rinuncia agli ingressi di favore. E invita l'intero consiglio a fare lo stesso. Una domanda nasce spontanea: ma il vero tifoso non è quello che sostiene i colori a prescindere?
Redazione
15 settembre 2011 19:45
LECCE - Leggiamo in un comunicato diramato da Palazzo Carafa che il sindaco Perrone, tifoso doc del Lecce, rinuncia alla sua tessera gratuita di accesso allo stadio per seguire le partire della squadra del cuore. Non solo.
Invita anche i consiglieri del Pd - che avevano lanciato l'idea a seguito di una recente polemica - a sposare il suo gesto. Ed esorta: "E' una buona iniziativa ma ora alle parole debbono necessariamente seguire i fatti, altrimenti saremmo in presenza dell'ennesima trovata dal sapore demagogico". Certo.
Ma ora una domanda sorge spontanea: bisognava attendere lo scadere della convenzione tra Comune di Lecce e Unione sportiva Lecce per pensare di rinunciare alla tessere gratuite per i signori assessori, consiglieri e dirigenti comunali?
C'era bisogno che la polemica in commissione Bilancio prima e sulla normativa per la sicurezza poi (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=29875) agitassero le acque per ricordarsi che forse sarebbe stato il caso di rinunciare comunque al privilegio? E non solo perché "il nostro Paese attraversa un momento difficile ed anche un piccolo segnale come questo è significativo", come dice il primo cittadino. No.
Anche se il nostro Paese vivesse il periodo delle vacche grasse, il tifoso che ci piace ricordare, un po' amarcord, è uno che quando entra nello stadio è lì per sostenere il Lecce e la società. E che il privilegio di una tessera gratis lo avrebbe rifiutato comunque, in tempi non sospetti, crisi o non crisi. Ed oltre qualsiasi polemica.
Invita anche i consiglieri del Pd - che avevano lanciato l'idea a seguito di una recente polemica - a sposare il suo gesto. Ed esorta: "E' una buona iniziativa ma ora alle parole debbono necessariamente seguire i fatti, altrimenti saremmo in presenza dell'ennesima trovata dal sapore demagogico". Certo.
Ma ora una domanda sorge spontanea: bisognava attendere lo scadere della convenzione tra Comune di Lecce e Unione sportiva Lecce per pensare di rinunciare alla tessere gratuite per i signori assessori, consiglieri e dirigenti comunali?
C'era bisogno che la polemica in commissione Bilancio prima e sulla normativa per la sicurezza poi (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=29875) agitassero le acque per ricordarsi che forse sarebbe stato il caso di rinunciare comunque al privilegio? E non solo perché "il nostro Paese attraversa un momento difficile ed anche un piccolo segnale come questo è significativo", come dice il primo cittadino. No.
Anche se il nostro Paese vivesse il periodo delle vacche grasse, il tifoso che ci piace ricordare, un po' amarcord, è uno che quando entra nello stadio è lì per sostenere il Lecce e la società. E che il privilegio di una tessera gratis lo avrebbe rifiutato comunque, in tempi non sospetti, crisi o non crisi. Ed oltre qualsiasi polemica.
Redazione
15 settembre 2011 19:45
