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Politica Botrugno

Il racconto di Ada Marra: "Io, donna salentina, oggi parlamentare in Svizzera"

Figlia di migranti ed originaria di Botrugno, racconta l'impegno politico fuori dall'Italia come deputata elvetica, sottolineando qualche differenza tra i due sistemi nazionali. Con una rivelazione anche sul caso del rimborso Imu

BOTRUGNO - Immigrazione, lavoro, politica in un paese confinante con l'Italia come la Svizzera, tornata di colpo sotto le luci dei riflettori e alle attenzioni del dibattito, dopo l'incursione berlusconiana sull'Imu, diventato a sua volta un tema quasi centrale nella campagna elettorale in corso. La vita oltre il suolo italico sulla base delle tre direttici sopra indicate la può spiegare una salentina "da esportazione" d'eccezione come Ada Marra.

Botrugnese d'origine, figlia di migranti, vive da anni in terra elvetica, dove ha iniziato un personale percorso di impegno politico, che l'ha condotta nel parlamento di Losanna, dove ricopre il ruolo di deputata all'interno della commissione finanze della Svizzera, e si è occupata della questione integrazione anche sulla base della propria storia e di quella della propria famiglia.

L'inserimento in un altro paese non comporta la dimenticanza rispetto alle origini. Anzi, da quelle parti si continua ad osservare l'Italia con particolare interesse e partecipazione personale: "Credo che l’integrazione sia una cosa bella e complicata. I movimenti migratori sono complessi: un paese, un giorno, si ritrova «esportatore» e, il giorno dopo, diventa terra di accoglienza. Oggi purtroppo l’Italia si ritrova di nuovo terra di emigranti, con giovani che vanno via, qualificati o no, in paesi con opportunità migliori, come la Svizzera per esempio. Qui, il livello della disoccupazione è molto basso (3%)".

"La Svizzera - spiega - ha accolto i miei genitori salentini una cinquantina di anni fa come operai. Qualche decennio dopo, i loro tre figli hanno l’immensa fortuna di lavorare (alle Poste, come giornalista e come politica, ndr). Eletta al Parlamento svizzero nel 2007 ho sentito come dovere storico quello di preoccuparmi del tema della migrazione".

"Oggi invece - racconta - mi occupo di economia, il nervo sensibile della guerra. Dove si decide a chi si prende e a chi si dà, dove si decidono le condizioni di lavoro sia per il lavoratore che per il datore di lavoro".

Ma quali le differenze culturali tra Italia e Svizzera? "Come doppia cittadina ho il piacere di poter votare ed eleggere in entrambi i Paesi. Il sistema politico e il modo di far politica è davvero diverso. Le culture politiche sono diverse. Io non direi che c’è un modo meglio dell’altro, perché potrei rilevare i difetti di quello italiano come i difetti di quello svizzero. Forse meno evidenti per chi non lo conosce".

"Comunque - prosegue - il sistema svizzero è meno personalizzato. C’è questa discrezione tutta locale che porta quasi 'a non fare rumore'. Per esempio, qui cambiamo presidente ogni anno, tanto che se chiedi ad un passante chi è il presidente della Svizzera puoi star sicuro che non ti saprà rispondere". Ada Marra puntualizza come la Svizzera sia poi al centro di attenzioni e di pressioni internazionali, dall’Europa all’America, sull'atteggiamento delle banche e sulla questione del segreto bancario, che gli elvetici non intendono abbandonare e che, nei rapporti con ogni singolo paese, cercano di mediare.

A proposito di accordi fiscali, in questi giorni, a proposito della restituzione dell'Imu promessa da Silvio Berlusconi, si è paventato di un accordo fiscale sui forzieri elvetici con cui restituire i soldi agli italiani. Marra racconta: "Come membro della commissione economia vedo passare tutti gli accordi fiscali. E posso dire che quello con l’Italia, non è mai passato in commissione. I due paesi non sono mai riusciti a mettersi d’accordo sul contenuto".

Cosa pensa, dunque, una politica "svizzera" delle promesse che si fanno nella campagna elettorale italiana. "Leggendo la stampa italiana - sottolinea - vedo che il candidato Silvio Berlusconi vuole togliere l’Imu compensando quelle perdite con l’accordo fiscale con la Svizzera e con delle cifre precise. Non mi pronuncio sull’Imu, ma posso solo dire che l’accordo fiscale con la Svizzera non esiste". Come spiegherebbe una parlamentare svizzera questa contraddizione? Marra si limita ad una battuta finale: "Il metodo di raccontare bugie non è quello svizzero".

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