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Sabato, 27 Aprile 2024
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Imu 2012: secondo Valentino, una tassa municipale solo nel nome

Secondo il consigliere comunale del Pdl a Copertino, la tassa non porterà risorse aggiuntive nel bilancio dei comuni, che per via dei tagli alle risorse, avranno solo il 73 per cento della vecchia Ici a propria disposizione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

COPERTINO - L'Imu, una tassa municipale solo nel nome, non porterà risorse aggiuntive nel bilancio dei comuni, che tenuto conto dei tagli alle risorse, avranno nel loro bilancio solo il 73% del gettito della vecchia Ici, nonostante l'aumento previsto rispetto alla stessa Ici sarà del 133%.

Più del 50% del gettito dell'imposta è riservato allo Stato. I comuni sono dunque costretti a richiedere ai propri cittadini un maggiore impegno per sostenere il deficit pubblico in generale e senza che ciò comporti un centesimo in più per le proprie risorse. È inaccettabile che il governo faccia una tassa comunale e se ne appropri, è un provvedimento iniquo e anticostituzionale.

Da anni si assiste a tagli indiscriminati ai bilanci dei comuni che nel solo 2012 hanno portato ad una riduzione del 18% delle risorse trasferite. Di fatto, tutti i Comuni italiani, a seguito di questa macchinosa previsione si trovano ad affrontare una situazione di estrema difficoltà: lo Stato, con quest'ultima manovra sull'Imu, ha reso ancora più precari i bilanci locali e con essi la possibilità di continuare ad erogare servizi essenziali alla cittadinanza.

Tra l'altro, i comuni italiani, diversamente da altre pubbliche amministrazioni, hanno già dato un grande apporto al contenimento del debito, risultando negli ultimi dieci anni il settore pubblico più efficiente e meno 'sprecone'.

Molti comuni dovranno ricorrere all'unico strumento a disposizione: la revisione delle aliquote dell'IMU e dell'addizionale comunale all'Irpef.

I Comuni che saranno costretti a dar corso ad ulteriori aumenti del prelievo fiscale, secondo principi di equità e di proporzionalità, lo faranno per sostenere servizi pubblici essenziali.

Dire di abolire l'Imu è fare propaganda. Ci si adopererà nel far le detrazioni, soprattutto alle fasce più deboli. Ma l'obiezione fiscale non deve far ricadere le conseguenze sugli amministratori locali.

L'IMU include nella tassazione anche le abitazioni principali (le prime case), che dal 2008 sono state escluse dall'ICI, e si calcolerà sulla base di valori imponibili che aumentano considerevolmente il prelievo.

Il comune di Copertino farà certamente la propria parte nel far pesare il meno possibile tale balzello sui bilanci dei copertinesi.

Potrà accadere che in alcuni casi il contribuente non dovrà corrispondere nulla o relativamente poco in riferimento alla prima casa.

Ad esempio un cittadino con due figli a carico (al di sotto dei 26 anni) proprietario di un immobile (prima casa) con rendita catastale già rivalutata al 5% di 400 euro circa grazie alle detrazioni su prima casa (200 euro) e 50 euro per ciascun figlio a carico al di sotto dei 26 anni non corrisponderà nulla! L'importanza del bene - casa, indispensabile per la famiglia ma importante anche per l'intera comunità copertinese nel suo complesso, deve accompagnare sempre le riflessioni politiche e le scelte degli amministratori. Per questi motivi l'amministrazione ed il centrodestra di città hanno deciso di individuare un'aliquota equa relativa all'Imu che sarà del 4 per mille (la legge consente di applicare dal 2 al 6 per mille). Questa scelta sembra la più razionale, non vessatoria e non eccessiva, che al tempo stesso garantisce l'erogazione dei servizi primari alla cittadinanza ed alle fasce deboli ma che dimostra l'attenzione che ciascun amministratore attento e sensibile dovrebbe avere verso l'istituzione famiglia.

Mauro Valentino, consigliere comunale Pdl di Copertino

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