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Movimento Regione Salento, le amministrative fra le sfide future

Si è parlato di elezioni, contrarietà al parco eolico nel Canale d'Otranto, autonomie e altro ancora nel corso dell'assemblea generale. Pagliaro: "Noi siamo i primi veri rappresentanti del civismo"

LECCE – Fare il punto della situazione, ricordare le iniziative fin qui portate avanti e prepararsi per le sfide future, fra cui le elezioni a Lecce del 2024. Di questo e molto altro si è parlato nel corso dell’assemblea generale che il Movimento Regione Salento ha convocato presso il Grand Hotel Tiziano di Lecce, alla presenza di dirigenti, militanti e simpatizzanti.

In diversi si sono alternati sul palco, fra cui Pierpaolo Signore, coordinatore regionale, il quale ha sottolineato quale sia lo spirito del Mrs, ovvero stare fra i cittadini per toccare con mano i problemi reali. E, parlando dell’azione del nuovo governo, per quanto riguarda il Salento, Signore ha ricordato che è chiamato a dare diverse risposte, a iniziare dall’alta velocità fino a Lecce, per arrivare al mega impianto eolico nel Canale d’Otranto, quest’ultima fra le battaglie più sentite dal Movimento, che ha sempre contestato il progetto, temendo la deturpazione del paesaggio.

Da parte sua, Giancarlo Capoccia, coordinatore cittadino di Lecce, ha evidenziato il lavoro che si sta svolgendo nel capoluogo, anche in previsione anche delle prossime amministrative: “È nostra intenzione, come Movimento Regione Salento, costruire una valida squadra per creare un’alternativa all’attuale amministrazione, una squadra che giocherà la partita rispettando le regole del gioco con coerenza, lealtà e spirito di sacrificio nell’esclusivo interesse rivolto al bene della nostra città. Se non ci sarà unione di intenti – ha aggiunto Capoccia – troveremo noi la strada e se non la troveremo saremo in grado di costruirla, pronti a giocare una partita anche da soli o con chi vorrà discutere i nostri progetti, le nostre idee, affrontando una grande sfida, quella vera, quella del cambiamento”. Giovanni Casarano, consigliere provinciale e sindaco del Comune di Sogliano Cavour, portavoce del Movimento, ha invece parlato dell’importanza di essere sempre presenti sul territorio per una politica concreta, intrisa di fatti.

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Sono intervenuti nel corso dell'assemblea anche il coordinatore provinciale di Brindisi, Angelo Massaro e il coordinatore cittadino di Taranto, Mario Di Noi. Massaro ha spiegato che per Brindisi è stato un anno complicato e che l’impegno futuro di maggior rilievo saranno le amministrative del 2023. Un lavoro che non solo si sta facendo a Brindisi, ma anche a Carovigno, dove si punta ad avere un proprio candidato sindaco. Di Noi, invece, ha palesato il suo amore per la politica e per la sua città, Taranto, afflitta da diverse problematiche, garantendo l’impegno giusto per concretizzare idee e soluzioni. Fra gli altri interventi da segnalare, anche quelli del dirigente Salvatore Potì e del vicesindaco di Porto Cesareo Anna Peluso.

Il momento senz’altro più atteso è arrivato quando ha preso parola presidente del Movimento, Paolo Pagliaro, consigliere regionale e capogruppo La Puglia domani. “La vostra presenza qui è un segnale molto importante, d’affetto e di fiducia per il progetto che portiamo avanti”, ha esordito Pagliaro. “Io parlo sempre al plurale perché noi siamo una vera e grande squadra. Siamo concentratissimi sull’attività che gli elettori ci hanno voluto assegnare, quella di combattere per questa terra. Quindi sentitevi parte integrante del mio percorso, del mio impegno e delle mie battaglie in Regione”.

“Noi siamo i primi veri rappresentanti del civismo – ha voluto poi sottolineare il presidente -; dodici anni fa siamo stati i precursori. All’inizio avevamo uno slogan che utilizzammo in uno spot con la canzone di Giorgio Gaber, che diceva né destra, né sinistra, solo Salento; adesso questo slogan l’abbiamo rinnovato e diciamo sia con la destra, sia con la sinistra per il Salento, per le nostre battaglie. Noi abbiamo delle idee che nessun altro ha, possiamo sventolare con orgoglio la nostra bandiera, facendo riferimento al manifesto in cui ci sono temi importantissimi. Oggi più che mai – ha aggiunto– rivendichiamo le nostre battaglie e chiediamo risposte”.

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Sul tema dell’autonomia, Pagliaro ha spiegato che non vi sono convergenze con quella differenziata della bozza del ministro Roberto Calderoli. “Quel testo, per quello che è il nostro pensiero, è da riscrivere perché così sancisce la spaccatura definitiva tra Nord e Sud del Paese. Noi siamo legati profondamente a una battaglia meridionalista – ha rimarcato –, noi siamo ancora convinti che quella sia una battaglia da combattere, e quella bozza dell’autonomia differenziata non va bene. Noi abbiamo un progetto, un disegno di legge, che guarda caso l’attuale premier ha sottoscritto e presentato nel 2013. Lo studiammo insieme alla Società geografica italiana”.

“Partiamo da due assunti – ha aggiunto –: uno, le regioni non possono essere così disomogenee, così diseguali, se si vuole costruire sulle regioni il progetto autonomista. Altro aspetto importante: nessuno parla di federalismo fiscale funzionale per rimettere in equilibrio perfetto tutti i territori, perché bisognerebbe imporre di pagare le tasse dove si produce reddito e non dove si ha la ragione sociale”.

In seguito, è stato fatto il punto della situazione rendicontando un anno di attività in Regione tra interrogazioni, audizioni, mozioni su vari temi, come infrastrutture, sanità, cultura, ambiente. Infine, Pagliaro ha parlato anche degli emendamenti che ha presentato nel bilancio di previsione della Regione Puglia.

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