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Omfesa, ottanta operai in attesa del lavoro. Bellanova interroga il ministro

Dopo l'incontro dei primi di gennaio presso il Mise e l'intenzione di Assifer service di affittare un ramo d'azienda, la parlamentare Pd chiede a che punto siano le verifiche preliminari. "Urgente dare una risposta ai lavoratori"

LECCE - Torna sulla vertenza Omfesa, l’azienda metalmeccanica di Trepuzzi, la deputata del Pd, Teresa Bellanova, che ha presentato una interrogazione al ministro per lo Sviluppo economico Filippo Zanonato ribadendo la necessità di far presto per restituire agli operai la possibilità di tornare a lavorare quanto prima: “Una necessità impellente che viaggia di pari passo con le problematiche di bilancio familiare e le necessità primarie di queste 80 famiglie alle quali occorre dare, evidentemente, una risposta celere e concreta”.

L’atto parlamentare inizia con una premessa che ricostruisce, brevemente, le origini della vertenza: “L ‘azienda Officine meccaniche e ferroviarie del Salento srl ha rappresentato un punto di riferimento locale e nazionale nel settore della manutenzione ferroviaria. La principale commessa, prima che la stessa entrasse in un vortice di crisi, fino a fallire, arrivava dalla società Trenitalia”.

Agli inizi del nuovo anno, precisamente lì 8 gennaio 2014, si è tenuto un incontro presso il Mise durante il quale il rappresentante dell’azienda Assifer service srl ha confermato la disponibilità a “presentare in tempi brevi alla curatela una manifestazione di interesse a seguito di un sopralluogo dello stabilimento”. Egli ha dichiarato anche  l’intenzione di proseguire l’attività di Omfesa attraverso un affitto di ramo d’azienda, coinvolgendo tutti i lavoratori già in forza all’azienda di Trepuzzi fino al 31 gennaio 2013 (circa 80 unità).

Bellanova ricorda come a margine del tavolo siano state numerose le dichiarazioni di soddisfazione per l’avvio di una trattativa di rilancio dell’azienda e soprattutto per l’apertura di una prospettiva lavorativa. Dagli articoli di stampa si registrava anche la possibilità che nella settimana successiva l’incontro ministeriale si potessero avviare i sopralluoghi necessari propedeutici al fitto del ramo d’azienda.

“Tanti lavoratori che in questi giorni sono tornati a porci la necessità di poter tornare a lavorare insieme a quella di far presto in tutto questo iter – prosegue il deputato - . Una necessità impellente che viaggia di pari passo con le problematiche di bilancio familiare e le necessità primarie di queste 80 famiglie”. E ancora: “Si è a conoscenza che il ministero conferma che il tavolo rimane aperto per la verifica ed il monitoraggio del percorso qui delineato fissando già la prima data entro febbraio per una prima verifica.

Per queste ragioni la parlamentare salentina chiede se il ministro interrogato “sia a conoscenza dello stato dell’arte dei sopralluoghi propedeutici al fitto del ramo d’ azienda, se sia già stata calendarizzata la data utile per la verifica per il mese di febbraio e che cosa intenda fare affinché questi lavoratori riprendano l’attività lavorativa e non continuino a rimanere in una condizione di incertezza”.

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