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Lecce scelta come "Città del Libro" per il 2017. Un'altra opportunità da non perdere

L'annuncio nel corso del Salone Internazionale in svolgimento a Torino. Il sindaco: "Punto di riferimento culturale nel panorama nazionale"

LECCE – Che l’investitura di Lecce come Città del libro per il 2017 sia di buon auspicio, soprattutto dopo la vicenda legata alla candidatura come Capitale Europea della Cultura per il 2019, terminata tra l'amarezza per l'esito che il successivo riconoscimento come Capitale Italiana della Cultura nel 2015 non è riuscito a compensare.

L’annuncio è stato dato a Torino, dove si sta svolgendo il Salone internazionale del Libro, in occasione del quinto incontro della rete “Città del libro”.  Il primo a esultare è naturalmente il sindaco, Paolo Perrone, per il quale “Lecce si conferma un punto di riferimento sul piano culturale nel panorama nazionale”.

La soddisfazione però non può prescindere dai dati di fatto: stando infatti agli ultimi dati di Istat, resi noti a gennaio, in Puglia c’è un disperato bisogno di leggere e il Salento non sfugge certo alla rappresentazione di una regione in coda alle classifiche con poco meno di un terzo della popolazione che nei dodici mesi precedenti alla rilevazione ha preso in mano un libro per puro piacere.

“E' una splendida notizia – ha commentato l’assessore al Turismo e agli Eventi, Luigi Coclite, presente nel capoluogo piemontese - che conferma la bontà del lavoro svolto in questi anni per cercare di alzare l'asticella della qualità della cultura sul nostro territorio. Grazie a questo grande evento ci auguriamo di poter ridurre il gap della Puglia con le altre regioni italiane per numero di lettori facendo leva sulle nuove generazioni e potenziando progetti già avviati e programmandone altri. Il 2017 sarà un anno bellissimo”.

Incassato il riconoscimento, l’assessore alle Politiche Giovanili, Alessandro Delli Noci, pensa a come strutturare un programma ambizioso: “Sono estremamente contento – ha dichiarato - dell'ennesimo importante risultato raggiunto nel settore culturale. La nostra città, come sempre, si differenzia ed è competitiva a livello nazionale. Da domani saremo al lavoro per intercettare risorse e costruire un programma ampio, completo e condiviso con tutti gli attori istituzionali, dall'Università alla Regione Puglia alla Provincia di Lecce e alle scuole e con tutte le associazioni che vorranno dare un contributo”.

Sul fronte politico la soddisfazione è trasversale. Per Erio Congedo, consigliere regionale di minoranza: “Si tratta di un riconoscimento al lavoro svolto in questi anni in ambito culturale rendendo la nostra città un punto di riferimento indiscusso tra i capoluoghi dell’arte al livello nazionale e internazionale. Un fatto che ha contribuito ad accrescere l’appeal turistico tanto da trasformare Lecce in uno dei principali attrattori per l’industria della vacanza di qualità”.

Ernesto Abaterusso, consigliere regionale del Pd, si associa al coro unanime: “Un riconoscimento importante che sarà, ne sono certo, una ulteriore occasione di sviluppo per l’intero territorio e che dovremo essere in grado di cogliere con prontezza, mettendo a disposizione e valorizzando tutto ciò che di meglio abbiamo da offrire ovvero quel ricco complesso di istituzioni culturali che spaziano dal sistema museale a quello archivistico passando poi per quello bibliotecario. Tutti di grande valore”.

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