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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Orchestra Tito Schipa in ginocchio per il taglio delle Provincie. Lettera di Ugl

Il sindacato di categoria scrive alla Regione per sollecitare un incontro: la trasformazione in enti di secondo livello metterebbe a rischio i posti di lavoro e gli eventi concertistici. "Problema da non sottovalutare, la Fondazione fiore all'occhiello del territorio"

LECCE – Ancora problemi per la fondazione Ico Tito Schipa di Lecce: le preoccupazioni circa il futuro dell’orchestra, dei suoi 54 professori e del personale amministrativo ed ausiliare questa volta riguardano la trasformazione delle Provincie italiane.

 A distanza di due mesi dall’approvazione della legge Delrio che trasforma le Province in enti di secondo livello, ridimensionandone il ruolo in materia di trasporti, ambiente, mobilità e dall’ulteriore impoverimento dei trasferimenti statali previsto dal decreto legge 66 del 2014, il presidente della Provincia di Lecce in carica Antonio Gabellone, nell’ultimo incontro avuto con i rappresentati sindacali aziendali, ha lanciato l’allarme del rischio di dissesto che inevitabilmente si ritorcerà nei confronti della Fondazione ICO Tito Schipa di Lecce, ente sovvenzionato per il 90 percento dalla stessa Provincia di Lecce.

 Le conseguenze di tale cambiamento non sono di poco conto: è molto probabile, infatti, che si arrivi all’annullamento degli attesissimi appuntamenti musicali della storica e prestigiosa istituzione culturale pugliese.

 La Fondazione, negli ultimi anni, ha visto mantenere i livelli occupazionali,  nonostante altrove il taglio sia stato spesso consistente. Un’eccezione, insomma, rispetto alle altre società partecipate dell’amministrazione provinciale di Lecce. L’azzeramento dei trasferimenti statali rischia, tuttavia, di condannare a morte Palazzo dei Celestini e la sua importante Fondazione, considerata da sempre “fiore all’occhiello” di tutto il territorio, grazie alle sue rinomate Stagioni sinfoniche e liriche.

Il recente appello, più volte ripetuto del premio Oscar Nicola Piovani, ospite per il terzo anno consecutivo della compagine leccese, ha risuonato con grande fragore e mobilitazione in tutto il Salento. Un appello, seguito dall’intervento sui mass-media di molti rappresentanti del mondo politico (sia di destra che di sinistra) e della società civile che, sottolinea il segretario provinciale di Ugl Spettacolo e comunicazioni,  Giuseppe Landolfo, “non può e non deve essere sottovalutato al fine di preservare in maniera categorica e assoluta la presenza di questo inestimabile patrimonio culturale di tutta la Puglia”.

 E’ stata programmata, inoltre, durante la lunga stagione dei concerti estivi, anche una raccolta di firme che si prevede, fin d’ora, molto consistente da parte del numeroso pubblico dell’estate salentina.

Pertanto, la segreteria generale del sindacato Ugl, che annovera tra i suoi iscritti oltre il 60 percento dei professori d’orchestra stabili a tempo indeterminato della Fondazione Ico Tito Schipa di Lecce, ha richiesto un incontro urgente per aprire un tavolo di concertazione presso la Regione Puglia, anche con le altre rappresentanze sindacali, al fine di individuare una concreta e duratura soluzione alla grave situazione prospettata.

 

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