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Otranto e San Cassiano tra i quattro Comuni Bicicloni 2012. Ma c’è da pedalare

Salento premiato nel primo dossier di Legambiente, che fotografa lo stato della mobilità in Puglia. Scarse le politiche comunali per l'utilizzo delle due ruote e poche le strutture turistiche che favoriscono la ciclabilità

SAN CASSIANO – Otranto e San Cassiano tra i quattro vincitori di “Comuni Bicicloni 2012”, l’iniziativa di Legambiente Puglia, alla sua prima edizione, realizzata con il contributo dell’assessorato regionale alle infrastrutture e alla mobilità e con la collaborazione dell’Anci Puglia, che ha come obiettivo quello di fotografare lo stato della mobilità sostenibile nei Comuni pugliesi.

Legambiente ha raccolto i dati relativi all’anno 2011 attraverso l’invio di un ciclo-questionario ai 258 comuni pugliesi, di cui solo 74 hanno risposto. Le classifiche sono state elaborate prendendo in considerazione la capacità di soddisfare i quesiti presenti nelle macroaree: infrastrutture (presenza di piste ciclabili, isole pedonali, zone a traffico limitato, zone 30); politiche sulla mobilità sostenibile (attività di sensibilizzazione, percorsi ciclabili per studenti e bambini realizzati dalle amministrazioni comunali, realizzazione di un piano della mobilità e presenza di un mobility manager); risposta dei cittadini alla mobilità sostenibile (quali mezzi di trasporto utilizzano i cittadini per gli spostamenti in città); ricezione turistica ed associativa (la presenza sul territorio di strutture turistiche e di associazioni che favoriscono e promuovono l’utilizzo della bicicletta, presenza di ciclofficine per la vendita, il noleggio e la riparazione di biciclette).

Sono quattro i Comuni vincitori in altrettante diverse categorie: San Cassiano premiato come piccolo comune per la presenza di un servizio di bikesharing, caratterizzato da 25 stalli e 6 cicloparcheggi ad interscambio, un ufficio biciclette, ciclofficine e associazioni che favoriscono e promuovono l’utilizzo della bicicletta; Otranto come medio comune per la presenza di numerose strutture turistiche che favoriscono l’utilizzo della bicicletta, di un servizo bike-sharing riservato ai possessori di tourist card, per le iniziative di sensibilizzazione realizzate durante il 2011, con la collaborazione di ciclofficine e associazioni; Bitonto premiato come grande comune, mentre tra i capoluoghi di provincia la spunta Bari. Due enti, invece, ricevono la menzione speciale per aver realizzato un progetto o una campagna per la promozione della mobilità sostenibile: il parco regionale Dune costiere e l’Acquedotto pugliese.

“Le due ruote si stanno prendendo la loro rivincita sul traffico anche se in Puglia c’è ancora molto da ‘pedalare’ ̶ commenta Francesco Tarantini, presidente regionale di Legambiente – Il primo rapporto Comuni Bicicloni, redatto su 74 Comuni, ci restituisce una fotografia in chiaroscuro. Sul fronte delle infrastrutture si raggiunge la sufficienza, mentre in merito alle politiche poste in essere dalla amministrazioni per promuovere la mobilità sostenibile la situazione è deficitaria. È buona invece la presenza di ciclofficine e di associazioni impegnate sul tema della mobilità di contro alla carenza di strutture turistiche che favoriscono la ciclabilità. Incompleti, invece, i dati forniti dai Comuni sul modal split, ossia l’analisi sulla ripartizione modale degli spostamenti in città suddivisi tra pedoni, ciclisti, trasporto pubblico, moto e auto”.

Nei 74 Comuni pugliesi che hanno risposto ai cicloquestionari, quasi un milione di mq sono occupati da isole pedonali, e più di 3 milioni da zone a traffico limitato (Ztl). Sono invece 43 le piste ciclabili a fronte di oltre 600 km di rete ciclabile. Le zone 30, ovvero quelle zone fondamentali per la circolazione delle biciclette, in cui il limite massimo di velocità è pari a 30 km/h, sono presenti solo in 29 Comuni. I cicloparcheggi, considerando sia gli stalli che quelli ad interscambio, sono installati solo in 29 Comuni. 

Solo 11 amministrazioni comunali hanno provveduto all’installazione del servizio di bikesharing (a Polignano a Mare e a Monopoli è in corso di realizzazione, a Ostuni, il servizio è solo estivo). In merito alle attività di piedibus e bicibus, cioè dei percorsi protetti ‘casa-scuola’ realizzati per i bambini, i Comuni che hanno attivato il servizio sono rispettivamente 16 e 5. Restando sempre nell’universo scuola, le amministrazioni concentrano la loro attenzione sull’installazione dei ‘divieti di sosta’ nelle aree antistanti gli edifici scolastici, presenti in 59 Comuni. 

Le cifre tornano a essere molto basse sul piano della mobilità, realizzato solo in 4 Comuni  (Bari, Lecce, Foggia e Oria – e il mobility manager), la cui figura è presente solo a Bari, Foggia, Lecce e Molfetta. Gli unici Comuni, invece, a possedere l’ufficio biciclette sono Bari, Foggia e San Cassiano. 34 i Comuni che ogni anno organizzano almeno una attività comunale di sensibilizzazione, informazione o comunicazione sui temi della mobilità sostenibile (come ad esempio le domeniche ecologiche, la settimana europea della mobilità sostenibile). Incompleti i dati sul modal split, ossia l’analisi sulla ripartizione modale degli spostamenti in città suddivisi tra pedoni, ciclisti, trasporto pubblico, moto e auto.

In 42 Comuni sono presenti associazioni impegnate sui temi della mobilità, con attività concrete sul territorio (escursioni, manifestazioni e ciclopasseggiate). Le ciclofficine per la vendita, il noleggio e la riparazione delle biciclette, sono presenti in 34 Comuni. Deludente invece il dato relativo alle strutture turistiche che favoriscono la ciclabilità, presenti solo in 13 Comuni: “Solo premiando la bici, pedoni e trasporto pubblico locale e frenando l’uso dell’auto privata – conclude Tarantini  ̶  si renderanno le nostre città più vivibili in termini di riduzione dell’inquinamento dell’aria, minore congestione urbana, migliore qualità della vita e riqualificazione degli spazi in cui ci muoviamo”.

Soddisfatto il sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, presente per ritirare il premio ed arrivato in ritardo per il traffico incrociato sulla strada, che ha esordito con una battuta: “Il mio ritardo è la dimostrazione di come la mobilità privata non sia affidabile. Spero che questo premio sia un esortazione a migliorare. La bicicletta e la sua diffusione può essere un'opportunità specialmente per un comune come il nostro che ha nel turismo un suo punto di forza. Proprio incentivando l'utilizzo della bici è possibile attrarre nuovi gruppi di turisti nel nostro comune”.

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