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"Ma quale antenna radiotelevisiva? Stop all'allarmismo"

Il vicesindaco di Parabita, Alberto Cacciatore, replica all'opposizione consiliare sull'allarme per l'installazione di una nuova antenna nel comune: "Locazione concessa per una stazione radio base"

PARABITA - "Chiarezza e informazione": sono le necessità che riscontra il vicesindaco di Parabita, Alberto Cacciatore, nel commentare e rispondere alle dichiarazioni del consigliere di opposizione, Marco Cataldo, apparse su LeccePrima, circa l'installazione di un impianto di telecomunicazioni sul tetto della Casa comunale (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=30426 ).

Il vicesindaco precisa come la società H3G S.p.A, licenziataria per la prestazione del servizio pubblico di comunicazioni mobili di terza generazione secondo lo standard Umts e l'installazione della relativa rete sul territorio italiano, in ottemperanza alle prescrizioni connesse alla propria posizione e tenuta, tra le altre cose, ad assicurare la copertura di aree specifiche per esigenze di pubblica utilità, nonché al rispetto delle prescrizioni in materia di qualità di servizi, abbia ha chiesto al comune di Parabita l'ospitalità di un impianto di telecomunicazioni meglio definito come Srb (Stazione radio base) presso il Palazzo comunale.

Cacciatore spiega come il Piano di localizzazione di impianti ad alte frequenze di cui è dotato il Comune prevede nelle "Norme tecniche di attuazione" che, in considerazione dell'alta concentrazione già esistente e fatta salva la zona denominata Polo Tecnologico (Contrada Terrisi), siano preferibilmente da evitare su tutto il territorio le installazioni di impianti di radiotelevisione con una indicazione più restrittiva di quella prevista dal regolamento regionale del 2006: "Il suddetto piano - chiarisce - prevede che, nella zona ove si trova la casa comunale, possano essere installate stazione radio base (Srb), e ne indica modalità e procedure. Il piano, inoltre, prevede che gli impianti vadano installati con priorità su aree ed immobili di proprietà comunale".

Il vicesindaco sottolinea come la deliberazione della Giunta comunale, con cui viene assegnata l'area ad H3G, preveda la condizione di fornire prima dell'inizio dei lavori una misurazione di campo pre-installazione che dovrà essere seguita dalla misurazione da parte dell'Arpa prima dell'attivazione: "Ora - puntualizza -, è di tutta evidenza, che l'amministrazione comunale si sta muovendo con la massima precauzione e nel rigoroso rispetto di uno strumento di programmazione che, quando fu adottato nel 2007 (da una amministrazione comunale a guida Pd, stessa bandiera del consigliere Cataldo), fu salutato da tutti come un atto di fondamentale importanza che poneva Parabita all'avanguardia nella lotta all'inquinamento elettromagnetico".

"La locazione - evidenzia Cacciatore - è stata concessa per l'installazione di una stazione radio base (ammessa dal piano) e non di un'antenna radiotelevisiva (vietata dal piano). Se il Comune non avesse messo a disposizione l'area di proprietà comunale (come previsto dal Piano) l'operatore (tenuto ad assicurare la copertura per esigenze di pubblica utilità) si sarebbe allocato su un sito privato con un doppio danno: mancato rispetto della previsione regolamentare regionale e comunale e mancato introito di risorse nelle casse comunali".

"Tutto il resto - prosegue - è pura fantasia, visto che i risultati delle rilevazioni effettuate dall'Arpa erano ‘attesi e noti', altrimenti non sarebbe più giustificabile l'intero progetto relativo al traliccio unico, il cui obiettivo è quello di far rientrare i valori delle emissioni, solo a completamento dello stesso: ne conviene quindi che il trasferimento in corso, porterà gradatamente ad un miglioramento da accertarsi alla fine tramite l'Arpa".

Lo stesso dicasi per le centraline di monitoraggio, dove l'amministrazione comunale di Parabita ha intrapreso una serie di iniziative al fine della stessa riattivazione, "distinguendosi per tenacia da tutte le altre amministrazioni coinvolte nel progetto": "Detto questo - puntualizza Cacciatore -, le cose sono due: o il consigliere Marco Cataldo ignora tutto ciò, ed allora dovrebbe documentarsi ed approfondirle, per esercitare al meglio il suo ruolo di consigliere comunale, oppure le conosce ma preferisce fare il demagogo e sollevare polveroni inutili che procurano ingiustificati allarmi ai cittadini di Parabita. E questo, forse, è ancora più grave".

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