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Melissano: operatori ecologici incrociano le braccia

Inizia la protesta. Prima giornata di sciopero dei lavoratori della Geotec Ambiente srl che non ricevono lo stipendio da due mesi. Presidio sotto il Comune per incontrare il sindaco Roberto Falconieri

MELISSANO - Per oggi, a Melissano, il servizio di raccolta dei rifiuti non sarà garantito: i cinque operatori ecologici che non hanno ricevuto lo stipendio negli ultimi due mesi, tredicesima compresa, hanno infatti deciso di rinunciare alla propria giornata di lavoro per presidiare il Comune, in attesa di incontrare il sindaco e ottenere, finalmente, delle risposte.

Continua infatti il rimpallo di responsabilità nel ritardo dei pagamenti tra la Geotec Ambiente srl, azienda partecipata dal Comune salentino che ha in appalto il servizio, e lo stesso ente locale.

I lavoratori a dicembre avevano ottenuto un anticipo di mille euro sullo stipendio, per volontà dello stesso sindaco, Roberto Falconieri: ma il sindacato che difende questi dipendenti, il Fapis, ha rapidamente deciso di passare alle vie legali presentando al giudice una serie di ricorsi ingiuntivi (alcuni di questi già accolti) per risolvere l'inadempienza dei pagamenti.

"Potremmo già richiedere l'intervento dell'ufficiale giudiziario per riscuotere le mensilità - spiega Cosimo Scarlino, segretario provinciale del Fapis - ma ovviamente preferiamo proseguire sulla strada delle trattative"

Fino ad ora, però, nessuno ha risposto all'appello di questi lavoratori che da mesi vivono in bilico tra la minaccia di essere sfrattati da casa e la speranza di essere regolarmente pagati.

"Oggi abbiamo comunque ricevuto una buona notizia" spiega Scarlino "perchè il giudice del lavoro si è pronunciato sul caso di Antonio Serra, ex sindacalista improvvisamente licenziato dall'azienda, disponendone il reitegro immediato".

Serra aveva già denunciato la mancanza di motivazioni concrete per il suo licenziamento, intuendo che le ragioni potessero essere legate alla sua semplice attività di difesa dei diritti dei lavoratori.

Per i lavoratori invece, la strada è ancora tutta in salita. "Adesso non possiamo fare altro che ripetere, a ritroso, tutta la procedura già avviata per contattare l'azienda e il Comune" continua il dirigente sindacale "ma in caso di esito negativo, il prossimo sciopero sarà ad oltranza".

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