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"Miss Italia, donne in tv mute e svestite? Presidente Boldrini, lo spettacolo della politica?"

Non ci sta Samantha Scarlino, 34 anni, piemontese di nascita, salentina che vive a Melissano. Non le va giù la decisione Rai di annullare la diretta di Miss Italia. E risponde alla presidente della Camera per le sue considerazioni su miss, donne e tv

image (4)-2-2MELISSANO – Non ci sta Samantha Scarlino, 34 anni, piemontese di nascita, salentina che vive a Melissano. Non le va giù la recente decisione della Rai di non trasmettere in diretta l’edizione 2013 di Miss Italia. Ma, soprattutto, da donna a donna, si rivolge alla presidente della Camera Laura Boldrini, perchè Samantha non accetta le considerazioni della presidente su donne e miss.

E i motivi della sua posizione sono scritti in una lettera pacata e allo stesso tempo molto critica: “Mi permetto di esprimere la mia opinione a difesa sia del concorso e di tutte le partecipanti”, premette. Da qui un breve cronistoria sulla sua esperienza: “Ho partecipato all’edizione di Miss Italia nel 1999 – scrive - rientrando fortunatamente tra le dieci finaliste. Trattandosi di un concorso nazionale e storico che  veniva trasmesso dalla Tv pubblica, da circa 40 anni, sono dispiaciuta per l’eliminazione dalla diretta  televisiva. E non conosco le ragioni di natura commerciale, o forse politica, che hanno indotto la Rai ad eliminare il programma, ma la ritengo una grave perdita per i programmi Rai”.

E fin qui, come si può leggere, si tratta di una semplice opinione. Ma che poi diventa critica tagliente nei confronti di Boldrini, quando la presidente della Camera si lascia andare a quelle che sembrano considerazioni personali sulla figura della donna nel contesto dello storico concorso di bellezza italiano.

Scrive Samantha in difesa della donna italiana: “Sono stupita ed un po’ delusa soprattutto dalle dichiarazioni della presidente della Camera Laura Boldrini, che ha pubblicamente plaudito alla scelta della Rai di non mandare in onda le serate finali di Miss Italia, sostenendo che si tratti di una ‘scelta moderna e civile... e che le ragazze italiane hanno altri talenti” e che le donne in tv sono spesso “mute e svestite’. 

Ecco come spiega la sua posizione la 34enne di Melissano: “In primo luogo, in tutti i Paesi del mondo occidentale vi sono concorsi nazionali di tale natura e  sono da sempre apprezzati dal grande pubblico. In secondo luogo, le dichiarazioni appaiono discriminatorie, come se la donna o l’uomo che volessero cimentarsi nel mondo dello spettacolo o dei concorsi di bellezza siano qualcosa in meno o abbiano qualcosa in meno delle altre”.

“La donna italiana è moderna e civile e la politica deve tutelarla e difenderla, senza discriminarla.  Miss Italia è un concorso serio e pulito. Tutti gli operatori sono sempre stati professionali e corretti. Non siamo mai state mute ed abbiamo conservato la dignità di donne, partecipando al concorso. Miss Italia ha sempre rappresentato un ottimo trampolino di lancio per tante ragazze giovanissime che hanno intenzione di cimentarsi nel mondo dello spettacolo ed oggi lo è ancor di più, vista la grave crisi economica, che interessa anche tale settore”.

Sulla scelta di eliminare la diretta di Miss Italia dal palinsesto estivo della Rai, dice: “La scelta oscurantista non può essere nemmeno giustificata dal calo dei telespettatori, rilevato che in generale l’aumento degli utenti di internet ha portato ad un calo di tutte le trasmissioni televisive. E’ vero che le donne hanno tanti ed altri talenti oltre alla bellezza fisica – spiega -, ma non vi è un motivo valido per escludere tale concorso che fa parte della storia della TV. Piuttosto si creino altri programmi che mettano in luce le tante qualità delle donne e di tutti i giovani, per creare nuove opportunità, anziché rinchiudersi nelle solite scelte politiche clientelari, che tentano di trovare un falso segno di discontinuità col passato, eliminando programmi che non hanno mai danneggiato nessuno.  Sarebbe bello che la politica si occupasse dei problemi sociali, dei soprusi, delle ingiustizie e delle violenze che le donne subiscono quotidianamente”. 

Stoccata finale per la politica: “Sarebbe ancor più bello se certi programmi tv fossero davvero educativi e non mettessero in mostra solo gli aspetti più deleteri e sconcertanti della politica nazionale che ancora non riesce a rinnovarsi in nessun modo”. 

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