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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Nodi irrisolti in Sanitaservice. Usb pronta a mobilitarsi per il full-time

Il sindacato, in seguito alle mancate risposte dell'ultimo vertice tecnico con l'Asl di Lecce, raduna i suoi iscritti e programma azioni dimostrative. Senza risposte concrete sull'organizzazione del lavoro, sarà di nuovo sciopero

LECCE - Sono già trascorsi dieci giorni dall’ultimo tavolo tecnico convocato presso la Asl di Lecce per districare i nodi dell’organizzazione del lavoro in Sanitaservice, la società in house nata ad hoc per la gestione diretta di molti servizi precedentemente appaltati. La riunione che, per la prima volta, mirava a far sedere insieme tutte le sigle sindacali, è andata però deserta: i sindacati firmatari del contratto collettivo nazionale, secondo Usb, continuano a “snobbare” le sigle non firmatarie, “non ritenendole idonee alla contrattazione”.

Niente di più falso, secondo il referente dell’Unione sindacale di base, Salvatore Caricato: “Un tavolo tecnico serve ad individuare idonei percorsi per la soluzione dei problemi. Inoltre Usb si conferma il sindacato più rappresentativo all’interno di Sanitaservice e non può essere estromesso dalle decisioni”. La lotta intestina tra i rappresentanti dei lavoratori, a detta di Caricato, dovrebbe fermarsi anche in virtù di una sentenza emessa dal Tribunale di Bari che ha rigettato il ricorso presentato, per un motivo analogo, dalla Uil. Stabilendo che “la presenza di sindacati non firmatari di contratto non è lesiva dei diritti delle altre sigle”, commenta lui.

In ogni caso, con o senza unità sindacale, l’urgenza di risolvere i problemi storici della gestione del lavoro e dell’aumento del monte ore per la vasta platea dei dipendenti rimane tutta lì. E per questo Usb ha indetto, per oggi, una nuova assemblea nella sala riunioni di via Miglietta. Questa volta, documenti alla mano, il sindacato intende dare la prova che la progressione del monte orario, fino al promesso ed agognato full time per tutti (solo un centinaio di persone sono impiegate, infatti, a pieno regime mentre molti rimangono fermi al palo delle 14, 18 ore settimanali) è un percorso agevole.

Come realizzarlo? Tramite un affidamento formale, da parte della Asl alla sua società in house, delle mansioni che oggi verrebbero “impropriamente” affidate ai pulitori. Chiamati, nei vari presidi ospedalieri, ad occuparsi “un po’ di tutto, come fossero dei jolly”: dalle attività di portierato ed ausiliariato fino al trasporto di materiali.

IMG_1558-2I servizi aggiuntivi, una volta quantificati, si tradurrebbero in un surplus di ore settimanali. “Se la Asl di Lecce ha necessità che vengano svolte queste mansioni, tutto deve avvenire regolarmente e messo nero su bianco”, confermano i sindacalisti di Usb. In sede di tavolo tecnico la loro denuncia è stata chiara: dalla mancata gestione dei turni di lavoro e dalla cronica disorganizzazione, deriva una qualità del servizio non eccellente.

Ora si guarda all’apertura di un tavolo negoziale, ma nel frattempo, in assenza di risposte, il sindacato è pronto a programmare una serie di azioni dimostrative. Non ultimo lo sciopero, già indetto per il 21 gennaio, ma poi revocato in seguito alla convocazione della direzione sanitaria.

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