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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Permessi di sosta al capolinea: dal 17 marzo sono lettera morta

Tra pochi giorni le auto munite dei contrassegni per la sosta gratuita saranno passibili di multa se non esporranno il ticket o il grattino. Emanata l'ordinanza dal dirigente del settore Traffico e Mobilità del Comune di Lecce

LECCE - Il dirigente del settore Traffico e Mobilità del Comune di Lecce, Maurizio Guido, ha emanato l'ordinanza che stabilisce la cessazione della validità dei permessi per la sosta gratuiti nelle zone delimitate dalle strisce blu, con riferimento sia a quelli concessi nel 2009 che allo stock del 2013.

Palazzo Carafa, nel 2003, sottoscrisse una convenzione con la Sgm in base alla quale 500 pass, per assessori, consiglieri e dirigenti e per una platea di soggetti da individuare mediante regolamento, sarebbero stati messi a disposizione. Quel regolamento però, non è mai stato adottato, eppure nel corso degli anni le concessioni si sono accumulate - evidentemente con un iter discrezionale - tanto da rendere molto difficile la quantificazione del numero esatto. Nel 2008, il precedente assessore a Traffico e Mobilità, Giuseppe Ripa, decise di azzerare la situazione e ripartire da zero. Ma nemmeno in questa seconda tornata ci fu l'adozione di un regolamento.

Si chiude così una questione che si trascina da mesi e rispetto alla quale, amministrazione e maggioranza, hanno viaggiato a velocità differenti, tanto da determinare un intervento diretto del sindaco, Paolo Perrone, che negli ultimi giorni ha chiamato a raccolta i suoi chiedendo loro di mettere la parola fine su questa storia che si sarebbe potuta chiudere molto prima.

Già il 29 ottobre infatti, il consiglio comunale, per cercare di regolamentare una situazione la cui entità è sembrata sfuggire agli stessi uffici dell'amministrazione aveva stabilito un crono-programma entro il quale si sarebbe dovuto pervenire ad una conclusione: i tecnici avrebbero dovuto prepare quanto prima una bozza che, successivamente, approvata dalla competente commissione, avrebbe dovuto ricevere il via libera definitivo nell'assise cittadina. Ancora prima il consigliere di Lecce Bene Comune, Carlo Salvemini, che per primo ha sollevato e insistito sulla questione, seguito poi dal presidente del consiglio, Alfredo Pagliaro, avevano restituito il permesso nuovo di zecca che gli era staro recapitato.

E invece in ben quattro mesi non si è riusciti a venire a capo della vicenda, anche perché, in realtà, si è registrata qualche voce discordante: due giorni addietro il capogruppo del Pdl, Damiano D'Autilia, e il consigliere dell'Udc, Luigi Melica, avevano proposto, pur condividendo l'eliminazione dei pass esistenti, delle soluzioni alternative che garantissero una via preferenziale a chi, per esercitare la propria funzione, si reca a Palazzo Carafa: il primo ha proposto una sorta di codice identificativo per impedire che il permesso venisse usato da terzi, il secondo l'istituzione di un parcheggio riservato. Ma dietro queste prese di posizione c'era il malcontento di un parte dei consiglieri. La commissione Traffico, infine, dopo le tante sollecitazioni ricevute, aveva approvato all'unanimità un regolamento che prevedeva la possibilità di acquistare un abbonamento a tariffa agevolata.

Perrone, però, che sin da quando ha intuito l'inerzia in seno alla commissione ha dichiarato di essere pronto a rinunciare da subito al pass, e come lui tutti i dirigenti e gli assessori, ha deciso di chiudere una partita che stava diventando insostenibile davanti all'opinione pubblica cittadina: perché, infatti, se una commessa che lavora in Piazza Mazzini non può godere di alcuna agevolazione per recarsi con la propria auto al lavoro, un consigliere comunale può parcheggiare dove gli pare?

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