Palese annuncia fine di Vendola in casa del governatore

BARI - La politica in volo per le Regionali, ma scossa per i dettagli, che emergono dal caso Frisullo. Eppure "the show must go on" e, in questo caso, lo spettacolo è quello della campagna elettorale, che corre rapida verso l'ultima settimana di voto. E mentre il governatore Nichi Vendola, ieri sera, si metteva alla prova nella difficile piazza fittiana d Maglie, Rocco Palese, candidato del centrodestra, sfida il governatore nella sua Terlizzi, facendo tappa nel locale ospedale.

E Palese torna ad attaccare il suo diretto avversario sul tema sanità, sottolineando come prova Terlizzi, patria simbolica della "rivoluzione gentile", si realizzi la "vergogna" e "lo scandalo della rianimazione ‘portatile' che segue Vendola da Castellaneta a Taranto e ritorno": "A Terlizzi - dichiara Palese - c'è un primario di chirurgia generale nominato il primo marzo scorso ma non ha posti letto quindi non può operare; ci sono i reparti di pneumologia e gastroenterologia inaugurati da noi nel 2004 e chiusi dalla Giunta Vendola; c'è il reparto di ginecologia che Vendola avrebbe dovuto riaprire il giorno dopo le elezioni del 2005, che ha le stanze prive di letti, i muri rotti e le apparecchiature elettromedicali divelte; c'è il Pronto Soccorso che ha 4 medici su 9, tanto che il Primario fa anche i turni di notte".

Per il candidato del centrodestra, Terlizzi e il suo ospedale sono la "fotografia drammatica" delle promesse fatte da Vendola e non mantenute: "L'ospedale della città di Vendola - ha chiarito Palese - è il simbolo del suo fallimento. Noi giriamo la Puglia, e anche la città di Vendola, incontrando i cittadini e parlando con loro di problemi concreti. Non facciamo come lui che sposta le truppe da una città all'altra e quando va nei nostri Comuni arriva con decine di pullman e macchine riempiendo le piazze sempre con le stesse persone".

"L'ospedale di Terlizzi - prosegue - è il simbolo del tradimento, proprio come Trani, dove stamattina Vendola ha tagliato il nastro di ginecologia ma non di ostetricia, quindi nessuna donna lì può partorire. Per non parlare dello scandalo della Pet di Barletta, pure inaugurata stamattina ma non operativa se non tra giorni e giorni. Sta speculando di nuovo sulla sanità pugliese, ingannando in modo becero i pugliesi: inaugurazioni elettorali di apparecchiature e reparti che non entreranno mai in funzione. Un esempio scandaloso? L'ospedale di Castellaneta dove ci dicono che questa mattina è stata smantellata la rianimazione, perché letti, monitor e defibrillatori sarebbero stati spostati al Ss. Annunziata di Taranto dove Vendola dovrebbe tagliare un nastro tra qualche giorno".
"E, udite, udite - accenna Palese -, ci sarebbe la ‘promessa' di riportare armi e bagagli a Castellaneta dopo l'inaugurazione! Una vergogna che costituisce l'essenza della questione morale in questa Regione. Vendola deve essere rimandato a casa dagli stessi pugliesi che ha illuso, ingannato e strumentalizzato per fini clientelari ed elettorali".

E sulla folta presenza di sostenitori a Maglie, Palese ribatte ancora in maniera sarcastica: "Vendola sposta i pullman come Mussolini spostava gli aerei. È proprio alla frutta: riempie decine di pullman e macchine e si fa seguire ovunque dalle stesse persone in piazze diverse. Arriva con ore di ritardo per dare il tempo ai pullman di seguirlo. Peggio di Prodi e Veltroni a cui peraltro non mi pare che i pullman abbiano portato bene: almeno però loro ci salivano. Vendola invece va in auto blu con lampeggiatore e scorta; i pullman gli servono per spostare gente da una piazza all'altra del Salento. Come se nessuno si accorgesse che in diverse piazze ci sono le stesse facce. Ennesima e inutile farsa di chi spara disperato gli ultimi colpi prima di ritirarsi a vita privata. Sarà rimandato a casa come Prodi e Veltroni. E dovrà cominciare pure lui a spostarsi in pullman, ma con quelli pubblici".

Critico con Vendola anche Saverio Congedo, che punta il dito contro uno degli ultimi atti normativi del presidente: il riferimento è alle conseguenze del cosiddetto "Omnibus", col quale si abroga la prescrivibilità a carico del servizio sanitario di alcune prestazioni fisioterapiche, come laser, Tens diadinamiche, ultrasuoni e mesoterapia. Con l'atto si "va a colpire in modo pesante ed incisivo i pugliesi", penalizzando "le fasce deboli soprattutto i malati, gli anziani e gli invalidi, cioè quella fascia fragile della società per la quale a chiacchiere la falsa fata turchina Vendola dimostra finto interesse".

Rizzi: "Eliminiamo il debito delle famiglie con le banche"
Michele Rizzi, candidato di Alternativa comunista, dopo un incontro in questi giorni con delle famiglie di Barletta e di Brindisi, pesantemente oppresse dal caro-mutuo, afferma di essersi reso conto direttamente di come "gli interessi che debbono essere corrisposti dalle famiglie alle banche per il prestito di soldi che servono per l'acquisto di una casa, siano assolutamente quasi impossibili da pagare soprattutto in un momento di forte crisi economica che distrugge occupazione e piccolo commercio": "Tra di loro - dichiara - c'erano anche alcuni operai che avendo perso il lavoro si sono visti anche pignorare la casa perché non potevano più far fronte al pagamento delle rate del mutuo. Le banche hanno avuto qualsiasi tipo di aiuto di stato, dal taglio delle tasse da parte di Prodi sostenuto anche da Vendola fino al piano di salvataggio economico del governo Berlusconi, mentre molte famiglie che pagano onerosi mutui, hanno perso lavoro e casa".

"Ebbene, io e Alternativa comunista - chiarisce Rizzi -, in prima fila da sempre nella lotta contro i poteri finanziari e bancari, riteniamo che ci voglia un intervento pubblico che porti all'eliminazione del debito delle famiglie con le banche che passa solo e attraverso l'esproprio delle stesse sotto il controllo dei lavoratori. Centrosinistra e centrodestra le finanziano, noi le espropriamo e annulliamo i debiti usurai che stanno strozzando anche le famiglie pugliesi".