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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Pd-Vendola: giunge l'ora del possibile riavvicinamento

Regionali: dopo il discorso di sabato a Bari, Vendola torna nelle grazie del Pd. Ora dovrà guidare l'allargamento all'Idv e all'Udc per un centrosinistra vincente. Pdl attende ancora le mosse altrui

BARI - È bastato un discorso incentrato sull'apertura, sull'allargamento della coalizione e sull'interesse a riaprire le trattative politiche a rigenerare nel Pd la voglia di ricucire con il presidente della Regione uscente, Nichi Vendola: l'intervento di sabato al "Kursaal Santa Lucia" di Bari del governatore ha smosso le acque travagliate del principale partito del centrosinistra pugliese, ancora in alto mare per la scelta del proprio candidato da proporre alle prossime elezioni regionali.

Un Pd diviso tra il benservito a Vendola e la logica della continuità amministrativa, oggi appare più unito intorno alle tematiche che Nikita il rosso ha riportato all'attenzione. E così, dopo giorni di polemiche al vetriolo, di schiaffi tra ex amici, se non è del tutto ritornato il sereno, cresce la convinzione di poter trovare una strada risolutoria di una questione cruciale per le sorti del progetto "riformista". All'interno del Partito Democratico, sono molte le voci che continuano a ritenere Vendola il candidato naturale della coalizione, pur nella convinzione che sia necessario cucire una tela più ampia con Italia dei Valori e Udc. Ma se per i centristi le ragioni del distacco da Vendola hanno una logica nella politica (e quindi con qualche oggettiva difficoltà in più), più complessa appare la posizione dei dipietristi pugliesi, che hanno assunto nel corso degli ultimi mesi posizioni controverse e in contraddizione tra loro.

Dall'amico-possibile antagonista, Michele Emiliano, arriva a Vendola il monito a convocare presto i due partiti, che non hanno ancora sciolto i nodi della propria partecipazione alla coalizione di centrosinistra allargata, visto quanto emerso nel discorso di sabato scorso a Bari. Dunque, tutti di nuovo seduti al tavolo con Udc e Idv: ma questa volta a guidare le trattative e il dialogo sarà lo stesso Vendola, che dovrà convincere i dissidenti a far parte del progetto politico-amministrativo, in grado di evitare il ritorno del centrodestra alla guida della Regione Puglia.

Dall'altra parte, proprio nel centrodestra prosegue una visione attendista di questo fermento: il ministro Fitto vorrebbe chiudere la partita delle candidature, entro questa settimana, soffiando in extremis l'Udc di Casini agli avversari e stringendo un'alleanza, che saprebbe di rivincita rispetto al 2005. Ma nel Pdl sanno bene che la singolarità del centrosinistra pugliese, ancora non particolarmente convinto di una propria strategia politica, permette di giocare al meglio le proprie carte, potendo arrivare ad una vittoria elettorale, persino senza neanche un grande sforzo: se, infatti, il centrosinistra si presentasse tra qualche settimana definitivamente diviso, per Fitto e per il Pdl il successo sarebbe pressoché assicurato e senza forse neanche la necessità di un'alleanza con l'Udc. Anzi, nell'ultimo caso, sarebbe proprio lo scudo crociato ad avere la necessità di un accordo, per evitare di non entrare a far parte del governo regionale.

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