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Permessi per il parcheggio gratuito: “Unica soluzione l’abolizione totale”

Dopo l'illustrazione della bozza di regolamento per la concessione dei pass, la minoranza alza i toni. Carlo Salvemini: "E' tutto legato ad una valutazione di status. Si mette nero su bianco la gestione allegra di questi anni"

 

LECCE – Sulla questione dei pass auto per consentire il parcheggio gratutito nelle aree di sosta tariffata, l’intesa che aveva portato maggioranza e opposizione a condividere un percorso comune pare già essere naufragata.Dopo l’illustrazione della bozza di regolamento, infatti, avvenuta in commissione Controllo, la distanza tra le parti sembra irriducibile. 

Gli uffici comunali hanno sostanzialmente individuato due criteri. In base al primo dovrebbero essere concessi 200 permessi all’amministrazione, a partire da assessori, consiglieri e dirigenti, poi ci sarebbe un secondo stock da 400 che dovrebbe essere attribuito a insindacabile parere del sindaco al personale interno al Comune, ad enti e altre istituzioni che operano sul territorio cittadino. Si ricorda che la gestione dei parcheggi a pagamento è affidata alla Sgm di cui Palazzo Carafa è socio di maggioranza.

Il presidente della commissione, Antonio Rotundo, aveva ieri liquidato la bozza come lontana anni luce dello spirito delle deliberazione con cui centrodestra e minoranza, in consiglio comunale, a fine ottobre, avevano stabilito un cronoprogramma per la redazione di un documento che dovrebbe regolamentare una volta per tutte una situazione nella quale si è sempre proceduto a discrezione, tanto che non è possibile – dicono dal settore Mobilità – stabilire con esattezza quanti siano i pass vigenti.

“Si mette nero su bianco – commenta oggi Carlo Salvemini, di Lecce Bene Comune -  quello che è stata in questi anni la gestione allegra di questo incomprensibile privilegio: tutta nelle mani del Sindaco. Come previsto non s'è riusciti a trovare motivazioni convincenti per spiegare i criteri di individuazione dei destinatari”.

“Lo ricordo – prosegue l’esponente della minoranza -: non si tratta di autorizzare, per cause di servizio, cittadini o istituzioni ad accedere con le auto in zone precluse al traffico. Ma di stabilire chi deve pagare il grattino e chi no. Il Regolamento proposto individua questi soggetti senza spiegare la ragione di questa decisione. E' tutto costruito su una valutazione di status: o legata al fatto di essere un amministratore o dipendente comunale. O assegnata alla decisione del Sindaco. Col paradosso che nella stragrande maggioranza dei casi finisce per essere il beneficiario di questo pass, che consente di risparmiare in un anno quasi mille euro, chi non ne avrebbe alcun bisogno”.

Insomma, il regolamento potrebbe passare indenne anche dalla commissione Traffico e approdare così com’è in consiglio comunale; in quel caso il centrosinistra voterà contro. L’assessore Luca Pasqualini ha però precisato che non c’è nulla di definitivo, ma i tempi comunque stringono. Quella stessa delibera del 29 ottobre impone infatti di trovare una soluzione entro due mesi (dunque fine dicembre), pena decadenza di tutti i pass ora circolanti.

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