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Politica Minervino di Lecce

Polemica di numeri e nervi tesi. Il bilancio di previsione si trasforma in “giallo”

Minervino, scontro maggioranza-opposizione sull’esercizio finanziario: sette consiglieri si allontanano, “caos” sul numero legale, che, invece c’è. L’approvazione arriva, ma la minoranza rilancia: “Il consiglio era stato sciolto”

MINERVINO - Polemica di numeri e di bilancio a Minervino di Lecce. Ieri sera, infatti, si riuniva in fretta e furia il consiglio comunale, per l’approvazione del bilancio di previsione 2012, visto che il 31 ottobre scorso era il termine ultimo per la sua presentazione. Una convocazione, pertanto, promossa e sollecitata dal prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta, con una lettera indirizzata all’amministrazione e con un massimo di venti giorni per poter passare dalle carte ai fatti.

Ebbene, nella seduta di ieri è accaduto di tutto: il capogruppo di minoranza, Fausto De Giuseppe, ha preso la parola, sottolineando che, visti i tempi ristretti con i quali era stata fornita la documentazione (solo poche ore prima dell’assise), non c’era stato modo di discutere nel merito l’esercizio finanziario. Da qui, la decisione insieme ai consiglieri del suo gruppo “Insieme per costruire” di abbandonare l’aula e di far mancare il numero legale sul primo punto di discussione, essendo peraltro assenti il sindaco, Ettore Caroppo, ed un consigliere per motivi di salute.

Alla presa di posizione della minoranza, hanno preso parte anche i due elementi del gruppo fuoriuscito dalla maggioranza “Libertà e partecipazione”, confermando le stesse ragioni addotte da De Giuseppe. È qui che si innesta la polemica politica: in quanto, i sette elementi hanno abbandonato l’aula nella convinzione che mancasse il numero legale per l’approvazione. Dalla maggioranza, invece, evidenziano che il numero legale c’era ancora e hanno proseguito la discussione, approvando di fatto il bilancio.

È lapidario il commento del sindaco: “Il bilancio è stato regolarmente approvato. Questo è quello che conta, tutto il resto sono solo chiacchiere”, che non nasconde la condanna per l’atteggiamento della minoranza, assieme a tutto il gruppo che lo sostiene, senza dover ribadire “l’impreparazione manifestata” dalla sua opposizione.

Ma dalla minoranza controbattono ancora le proprie ragioni, sottolineando che la discussione non sia stata possibile, perché mancavano i tempi tecnici per un approfondimento tecnico, nonostante comunque il Prefetto avesse fornito venti giorni utili per la convocazione dell’assemblea: quindi, De Giuseppe insieme ad “Insieme per cambiare” ritiene che si potesse posticipare il dibattito, per permettere una vera discussione di merito.

D’altro canto, l’opposizione dubita della reale approvazione, sottolineando che non sia stata espressa la chiamata al voto sul bilancio, tanto che l’assemblea sia stata prontamente sciolta, nonostante la discussione su un secondo punto all’ordine del giorno. Distanze non di poco conto, che rendono il bilancio di Minervino un argomento incandescente anche nel prossimo futuro.

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