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Premi ai dirigenti comunali: Benincasa incalza Perrone

Il consigliere del Pd ha chiesto al sindaco di Lecce misure urgenti per ridurre i compensi di produttività dei 21 dirigenti del Comune e si chiede quali risultati concreti giustifichino tali premi

LECCE - Continua la polemica a distanza sui premi di risultato che il Comune di Lecce riserva ogni anno ai 21 dirigenti. E già sul numero l'opposizione non ci sta. Secondo il consigliere Carlo Benincasa si tratterebbe di una "pletora ingiustificata rispetto alle dimensioni della città" come confermato da indagini comparative con comuni della stessa grandezza.

Quanto alla sostanza della questione, e cioè l'entità dei compensi, il rappresentante del Partito democratico attacca frontalmente il sindaco Paolo Perrone: "L'indignazione di molti cittadini richiede invece che enunciazione degli interventi da fare, e non si sa quando, immediati provvedimenti che eliminino questa vergogna in un periodo in cui la crisi impoverisce le famiglie e in particolare i lavoratori dipendenti e i pensionati". Come soluzione per l'aspetto quantitativo, Benincasa intanto suggerisce di "accorpare alcuni settori omogenei e costituire macroaree per avere una riduzione del numero e risparmiare una quantità importante di denaro".

Le enunciazioni sarebbero quelle del primo cittadino che nei giorni scorsi ha ribadito la volontà di apportare un cospicuo taglio alle somme destinate alle indennità di risultato, cioè a quella parte di compenso legata al raggiungimento di determinati obiettivi.

Ma Benincasa lo incalza sui fatti. Secondo i dati di Palazzo Carafa, infatti, il fondo per la produttività dei 21 dirigenti ammonta a circa 1,3 milioni di euro ( a fronte di 1,9 milioni per i 550 dipendenti) . Una parte importante di questo stanziamento è quella destinata all'indennità di risultato. Se la legge impone di riservare a questa voce non meno del 15 per cento del fondo, il Comune di Lecce "riconosce per sua scelta l'attribuzione del 40 per cento del premio di risultato". Praticamente, quasi la metà.

Proprio abbassando la soglia al minimo di legge, secondo l'esponente democratico, il sindaco dimostrerebbe di voler concretamente affrontare la questione. Il consigliere di opposizione ritiene poi che "la situazione di pre-dissesto economico e finanziario e la cattiva organizzazione dei servizi non giustifica tali generosi riconoscimenti", facendo riferimento alla congruità delle somme previste con i risultati effettivamente raggiunti, per la cui valutazione esiste tra le altre cose un apposito nucleo presieduto da Gianni Barchetti..

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