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Prova del concorso SanitaService rinviata. Cgil chiede chiarezza sul bando

Si lamentano i candidati che non avevano notato l'avviso sul sito; Cgil propone di mettere a disposizione una banca dati di domande e di conoscere il punteggio degli ammessi

LECCE – Rimandata la prova preselettiva per il concorso di Sanitaservice, tra i mugugni e i malumori dei canditati che, nella giornata di ieri, si erano presentati puntuali all’appuntamento delle Manifatture Knos. Salvo scoprire, alle 14.30, che la prova era differita a data da destinarsi: l’avviso campeggiava all’ingresso della stanza in cui si sarebbero dovuti svolgere i test. 

Circa un centinaio di candidati ha fatto ritorno a casa sbuffando: in molti non si erano accorti dell’avviso pubblicato sul sito della società in house, e non erano stati avvisati del cambio di programma. “Questa comunicazione non era visibile nella home del sito. Non l'abbiamo proprio vista, era in un'altra sezione”, spiegano alcuni di loro.

Ma non è questo l’unico mal di pancia provocato dalla selezione pubblica aperta per il reclutamento di 12 dipendenti della Sanitaservice,  futuri addetti al Centro unico di prenotazioni (Cup) ed al call center.

Il bando, infatti, non fornisce indicazioni precise sulle materie oggetto d’esame, raggruppandole in alcune macro aree: i colloqui verteranno su sistemi informatici, sistema organizzativo della Asl, tutela della privacy, conoscenza della lingua inglese, cultura generale. Senza precisazioni ulteriori. "Giusto qualche indicazione di massima, piuttosto generica", come lamentato dal segretario organizzativo, Simone Longo, che ha messo nero su bianco le proprie osservazioni.

“Approfittando del rinvio, la Cgil chiede maggiore chiarezza sulle materie oggetto della prova preselettiva, perché dalla lettura del bando, in particolare dell’articolo 7 (criteri di formazione della graduatoria) non si evince quale sia il contenuto della prova preselettiva (test a risposte multiple) e quale quello del colloquio” si legge in una lettera inviata all’amministratore unico della società, Gabriele Onorato.

Il concorso è stato preso d’assalto (sono quasi mille e 800 le persone che concorreranno per 12 posti appena), come previsto: la prospettiva di un posto fisso, di questi tempi, fa gola a chiunque. 

Il sindacato preme, però, affinché “tutti i candidati siano messi nelle medesime condizioni di partenza”, come precisa Longo: “Ci chiediamo se non sia il caso di predisporre e pubblicare una banca dati di domande a risposta multipla dalla quale estrapolare le domande della prova preselettiva, come avviene solitamente per i concorsi pubblici che prevedano un test preselettivo: in questo modo i candidati potrebbero programmare uno studio maggiormente mirato”.

La Cgil segnala anche la mancata pubblicazione sull’avviso pubblicato il 26 gennaio 2018, insieme con i nomi e la data di nascita degli ammessi, anche del punteggio ottenuto al termine della valutazione dei titoli di studio e dell’esperienza professionale.

“Abbiamo compreso il disagio di alcuni candidati e ci siamo messi a disposizione organizzando corsi di formazione per aiutare le persone ad orientarsi nelle prove – aggiunge il sindacalista -. Cgil ha organizzato una giornata formativa per il 1° febbraio: ci aspettavamo un centinaio di iscritti da spalmare su tre sedi, Lecce, Casarano e Corigliano, ma se ne sono iscritti 400 e gli incontri sono diventati sei. Molti candidati si sono rivolti a noi per avere notizia del rinvio e, nella lettera abbiamo riassunto le istanze di un nutrito gruppo degli ammessi alla prova”.

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