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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Riordino province. Il Pd al contrattacco: “Non svendiamo il territorio”

Il gruppo consiliare a Palazzo dei Celestini del Partito Democratico difende il progetto del Grande Salento con Taranto capoluogo e risponde alle accuse del centrodestra: "Coerenza e coraggio per lo sviluppo, trainato da Lecce"

LECCE – Il riordino delle province e la proposta di una macro area del Grande Salento con capoluogo Taranto continua ad essere argomento di dibattito politico, alla luce delle perplessità espresse da Lorenzo Ria sull’idea lanciata dal Pd e sulle accuse di “svendita” del territorio, arrivate dal centrodestra locale.

Non si fa attendere la risposta dei rappresentanti a Palazzo dei Celestini del Partito Democratico, che in una nota, firmata da Cosimo Durante, Alfonso Rampino, Gabriele Caputo, Roberto Schiavone e Salvatore Piconese, replica a tutto campo: “Su un argomento importante e delicato, il centrodestra ha volontariamente sviluppato un ragionamento di parte, abbandonando le buone intenzioni che l’intero consiglio provinciale aveva espresso in fase dibattimentale e giungendo a censurare perfino la Regione Puglia rispetto al processo di riordino che in tutta Italia è all’ordine del giorno”.

Il gruppo Pd, a chiarimento di “ogni equivoco strumentale”, aveva già dichiarato la disponibilità a votare favorevolmente una delibera che, al di là dei convincimenti finali di ciascuno, doveva necessariamente essere approvata, per rendere concreta l’ipotesi dell’allargamento del territorio provinciale: “Il Pd – si legge - ha con puntualità provato ad alzare l’asticella del confronto politico, ribadendo la proposta della provincia allargata del Grande Salento. In tal senso è chiara la procedura legislativa che, rispetto alla determinazione del capoluogo, dà la possibilità di un accordo tra i tre Comuni interessati, in base all’art. 17, comma 4 bis della suddetta norma”.

Ciò che è mancato in questa difficile procedura, è stata da un lato l’assenza del consiglio delle autonomie locali, “organismo che avrebbe dovuto indicare le linee guida e trasmettere la proposta finale alla Regione”, dall’altro “l’inerzia dell’iniziativa politica del Comune di Lecce e dei Comuni di Brindisi e Taranto per provare a concretizzare quello che a parole tutti ritengono da tempo un progetto vincente”.

Ciò che il gruppo Pd lamenta è “il silenzio e l’atteggiamento passivo del centrodestra negli ultimi mesi, a fronte di un processo di razionalizzazione del sistema degli enti locali già in atto”: “Quale è – si chiedono - la posizione del Pdl sul Grande Salento? E’ coerente questo atteggiamento silente del Pdl rispetto alle tante conferenze stampa fatte sull’argomento dal presidente Gabellone?”.

“Nessuno – concludono - ha mai voluto svendere il nostro territorio, ne è prova uno studio di esperti di diritto costituzionale a cui ci siamo rifatti, ma rispetto ad una chiara volontà del legislatore di riordinare le Province nell’ambito di un processo di razionalizzazione della spesa, ci è sembrato giusto assumere un atteggiamento non solo coraggioso e responsabile ma soprattutto coerente con la programmazione strategica finora determinata”.

 

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