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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Ripa chiude il centro e promette: "Lecce andrà in bici"

Il piano del traffico, secondo l'assessore, passa da due punti fondamentali: interdizione senza eccezioni del centro alle auto e incremento della mobilità su due ruote. I dati del bike sharing

LECCE - Ne ha fatto una questione anche personale. L'assessore alla Mobilità e al Traffico, Giuseppe Ripa, intravede il traguardo dell'entrata in vigore del piano traffico e mantiene la barra dritta. Anzi, il manubrio della bici, il mezzo che in un futuro nemmeno troppo lontano dovrà contraddistinguere la città di Lecce non solo nelle domeniche ecologiche.

Come gli ha suggerito tempo addietro Giorgio Goggi, l'architetto e urbanista che quasi dieci anni addietro ha redatto il piano, "non ti curar di loro ma guarda e passa". Il riferimento è a gran parte dell'opposizione di centrosinistra ed all'atteggiamento demagogico e ostruzionistico che Rotundo e compagni avrebbero manifestato ad ogni occasione.

Ma anche ai tanti automobilisti che complicano gratuitamente la viabilità cittadina, vittime di cattive abitudini difficili da estirpare: "Dallo studio dei flussi sulla tangenziale, per esempio, abbiamo verificato che solo il 30 per cento dell'utenza riguarda residenti a Lecce". Per dirla in altre parole, si preferisce tagliare la città da cima a fondo piuttosto che girarci intorno senza nemmeno un semaforo e una coda.

Continuità pedonale tra le due piazze e inversione di via Dalmazio Birago

L'obiettivo, noto da tempo, è quello di impedire materialmente l'attraversamento del centro cittadino in auto e la conseguente estensione della zona pedonale. Come le decine di mozioni bipartisan accumulate in questi anni nei cassetti di Palazzo Carafa chiedono. Verranno chiusa una parte di via XXV Luglio e via Cavallotti, anche se l'esponente del governo cittadino ha ribadito la disponibilità a modulare il provvedimento in due fasi.

"E' molto di più di quanto è scritto nel piano alternativo del Pd, dove via Cavallotti resta aperta e dove le zone pedonali sono a macchia di leopardo senza la continuità pedonale che invece garantiremo da piazza Mazzini a piazza Sant'Oronzo", ha precisato Ripa.

"Un'altra nota dolente della città è rappresentata dal flusso veicolare proveniente da Novoli, Monteroni e paesi limitrofi che da via Dalmazio Birago si riversa sulla rotatoria presso il bar Rosso e Nero. In quel punto convergono anche i flussi di viale Gallipoli, via Diaz e viale dell'Università. Ci sono sempre state delle resistenze che fanno capo a pochissimi ma influenti commercianti della zona - ha spiegato l'assessore - ma questa volta andremo fino in fondo anche perché i residenti sono tutti d'accordo ad invertire il senso di marcia. Così facendo via Birago sarà un canale di deflusso e non di immissione di nuovo traffico verso il centro".

Ridotti drasticamente i permessi Ztl. "Il futuro è in bici"

Oltre a chiudere il centro cittadino, il lavoro degli uffici dell'assessorato, in questo mandato, è stato anche quello di verificare la legittimità dei permessi di accesso alla Ztl: "All'inizio del mandato erano oltre 17 mila, oggi sono 5 mila e settecento. Addirittura - ricorda Ripa - ne erano ancora in possesso studenti universitari che non risiedevano più a Lecce". Ma di richieste ne continuano a pervenire quotidianamente, molte delle quali prive di qualsiasi fondamento. Tra i casi più recenti, l'istanza del direttore di un istituto bancario del centro per il permesso di sosta e transito e per la concessione di un posto per il veicolo di proprietà nei pressi della banca, in ragione di esigenze di lavoro.

Altro obiettivo strategico è quello di mettere Lecce in sella. Attraverso un'attività di educazione all'utilizzo delle due ruote, di repressione nei confronti degli automobilisti incivili che ostruiscono le piste come se fossero parcheggi ma anche e soprattutto con la realizzazione delle infrastrutture necessarie secondo standard di sicurezza più adeguati. "Da oggi in avanti - ha garantito Ripa - qualsiasi intervento di rifacimento del manto stradale o di realizzazione ex novo dovrà prevedere la realizzazione della pista ciclabile".

Quanto al servizio di bike sharing, l'assessore si è detto soddisfatto, nonostante da più parti siano state sollevate perplessità sulla logistica delle postazioni e sull'organizzazione del servizio di vendita delle card (l'intero servizio fa capo alla Sgm). Dati alla mano "se nel primo mese si erano registrati solo 98 prelievi dalle postazioni, da gennaio a ottobre del 2010 abbiamo avuto una media di 168 ma il dato più interessante riguarda il trend crescente da e per la stazione: sono sempre di più i lavoratori in partenza per Bari o in arrivo dalla provincia che usano la bicicletta". E un nuovo finanziamento è stato già approvato dal ministero dell'Ambiente (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=25953).

Martedì, intanto, arriverà il via libera della commissione Traffico dopo di che l'assessore si presenterà in giunta "forte" di tutti i pareri raccolti nelle sedi istituzionali ma anche nel confronto con le associazioni d categoria interessate. "Li ho spiazzati - conclude Ripa alludendo alla minoranza - ascoltando tutti, prendendo atto delle osservazioni e mettendo nero su bianco le conclusioni di ogni incontro".

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