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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Società Lupiae servizi: il risanamento è completato

Il bilancio è in utile: il risultato è stato illustrato nella sede di via Giammatteo. Soddisfatti i componenti del cda ed il sindaco Perrone. Critico Rotundo: "Non è certo merito dell'amministrazione"

LECCE - Sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa presso la sede sociale di via Giammatteo i risultati dell'esercizio 2009 della Lupiae Servizi. Il sindaco Paolo Perrone, il direttore Pietro Scrimieri ed i componenti del Consiglio d'amministrazione e del Collegio dei sindaci della società hanno annunciato il traguardo dell'utile di 32mila euro.

Il direttore generale Scrimieri ha spiegato come, nella giornata di ieri il consiglio di amministrazione della società, abbia approvato il progetto di bilancio 2009, che si chiude per la prima volta con un utile simbolico, a fronte, però, di una previsione di perdita di circa 300mila euro: "L'obiettivo del pareggio di bilancio, fortemente voluto dal sindaco Paolo Perrone, che sin dai primi giorni del suo insediamento ha sempre svolto un fondamentale ruolo di indirizzo strategico dell'Azienda verso il risanamento - dichiara Scrimieri -, viene quindi raggiunto con un anno di anticipo rispetto a quanto contenuto nelle linee guida di gestione 2008 /2010 illustrate ed approvate in Consiglio comunale alla fine del 2007. Linee guida che contenevano obiettivi che già allora sembravano quasi impossibili da raggiungere e che invece sono stati raggiunti con un anno di anticipo".

Il risanamento della Lupiae Servizi, secondo quanto raccontato da Scrimieri è frutto di "due anni di intenso lavoro sul fronte del recupero di produttività, della razionalizzazione dei costi, della riorganizzazione di tutte le attività operative ma principalmente della valorizzazione di tutte le persone coinvolte nel progetto". Un particolare plauso è stato rivolto a tutto il personale che ha praticamente reso possibile il risanamento dell'azienda dedicandosi con sempre maggiore impegno al proprio lavoro quotidiano ed accettando, mediante l'adozione i contratti di solidarietà, una decurtazione del proprio salario per raggiungere l'importante traguardo. "Traguardo - precisa Scrimieri - che significa aver salvato e tutelato i posti di lavoro di circa 370 famiglie. Da parte mia un caloroso ringraziamento va, oltre al personale tutto, a tutti coloro i quali hanno con il loro prezioso aiuto, contribuito a raggiungere tale brillante risultato".

Il presidente Giuseppe Tamborrino precisa che la missione del nuovo cda, d'intesa con il sindaco di Lecce, con la direzione ed il Collegio sindacale è "ora quella di consolidare l'assetto finanziario e patrimoniale della società, già appesantito da strascichi di precedenti gestioni, e di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi resi alla cittadinanza". Tra gli obiettivi strategici identificati per il prossimo biennio ci sono: qualificazione del personale, avvio di un adeguato piano di investimenti per il rinnovo del parco beni strumentali, specifica attenzione alla qualità dei servizi resi, rapporto diretto con l'utenza finale (cittadinanza) e attenzione massima alla soddisfazione del consumatore, sviluppo della capacità di autofinanziamento.

"Si tratta di un risultato eccezionale - commenta con soddisfazione il sindaco Perrone - che ha una grande valenza non solo simbolica se si tiene conto della concitate fasi della vita della Lupiae, che solo nel periodo tra il 2006 ed il 2007 aveva accumulato perdite per 5 milioni di euro. Voglio ricordare ancora una volta che al momento del mio insediamento la Lupiae era una società tecnicamente fallita e noi accettammo la sfida folle di provare a salvarla, soprattutto per senso di responsabilità nei riguardi dei 380 dipendenti e delle loro famiglie".

"Devo evidenziare - prosegue - che sono state compiute scelte azzeccate, come quella di affidarsi ad un manager industriale lontano dalla politica, che con i consiglieri di amministrazione, ha rivisto l'organizzazione interna e le modalità dell'erogazione dei servizi, innovando i processi produttivi e trasformando di fatto la Lupiae in un modello efficiente ed equilibrato attraverso il miglioramento delle prestazioni ai cittadini e la contestuale riduzione dei costi. Tanto da giungere a cogliere l'utile nell'esercizio 2009, addirittura un anno in anticipo rispetto a quanto fissato nelle linee guida approvate dal Consiglio Comunale. Dal punto di vista politico, c'è da rimarcare il buon senso ed il coraggio della maggioranza di Palazzo Carafa che ha seguito il Sindaco in questa "follia" approvando in Consiglio il ripianamento delle ingenti perdite. Un atto di grande responsabilità al quale si è sottratto il centrosinistra, che seguendo invece Antonio Rotundo, com'è noto, votò contro quel ripianamento e quindi a favore del fallimento della società. Credo, infine, che ancora più importante e decisivo in questo processo di rinascita sia stato il ruolo dei lavoratori, che hanno difeso il proprio posto e hanno responsabilmente accettato in molti casi compiti lavorativi più onerosi ed i sacrifici dei contratti di solidarietà. Se la Lupiae oggi è riuscita a raggiungere un risultato impensabile tre anni fa, il merito è anche e soprattutto dei suoi dipendenti".

"Ritengo - conclude il primo cittadino - che il risanamento del Bilancio della nostra società partecipata sia un grande obiettivo raggiunto da questa amministrazione, che ha vinto una scommessa che sembrava persa in partenza. Si apre a questo punto una fase nuova. La Lupiae è una azienda sana e moderna, competitiva sul mercato e che fornisce servizi di qualità. Per l'amministrazione comunale un motivo d'orgoglio, ma soprattutto uno strumento insostituibile di supporto all'azione amministrativa e a beneficio dei cittadini".

Rotundo: "La Lupiae salvata non da Perrone, ma da lavoratori e contribuenti"

Il capo dell'opposizione a Palazzo Carafa, Antonio Rotundo, critico con il primo cittadino, e sottolinea: "Il sindaco Perrone smetta di appuntarsi al petto medaglie per meriti non suoi". Secondo Rotundo, "il ripianamento della Lupiae Servizi e la chiusura in utile del bilancio della società non è assolutamente frutto, come dichiarato dal sindaco Perrone, del buon senso e del coraggio della maggioranza di Palazzo Carafa, e soprattutto non è un risultato a cui si è giunti per merito del suo governo".

"La medaglia che il nostro primo cittadino si è appuntato stamane sul petto dovrebbe avere ben altri destinatari - prosegue -, poiché le ingenti perdite dell'azienda sono state recuperate solo e soltanto grazie al solerte lavoro del manager Pietro Scrimieri - al quale, voglio ricordare, questa opposizione non ha mai fatto mancare il suo appoggio - ma anche e soprattutto all'impegno del sindacato e ai sacrifici dei suoi dipendenti, che attraverso il contratto di solidarietà hanno rinunciato a una parte del loro stipendio pur di salvare l'azienda".

"E' doveroso ricordare, inoltre - aggiunge Rotundo -, che la strategia messa a punto dall'amministrazione di centrodestra per ripianare le perdite della società ha previsto l'aumento delle tasse, in particolare dell'Irpef (aumentato dello 0,7%) e della Tarsu, segno evidente che quello che Perrone fa passare per un suo merito è in realtà il merito di tutti i cittadini e i contribuenti leccesi, che anche attraverso le loro tasse hanno evitato il tracollo dell'azienda. Alla luce di ciò - conclude -, sarebbe stato il caso che il sindaco avesse adoperato parole più caute circa il suo ruolo effettivo nell'intera vicenda".

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