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Tariffa da 0,60 a 1,10 euro

Sosta a pagamento e parcheggi di scambio: novità graduali, aumenta ticket minimo

Il nuovo piano del trasporto pubblico contempla anche la rivoluzione sulla sosta nelle strisce blu e la fruizione delle aree di interscambio. Nei prossimi cinque anni si pagherà di più in centro, dopo la prima ora, e da subito sarà eliminata la gratuità pomeridiana

LECCE – Dai collegamenti del trasporto pubblico locale urbano alla gestione complementare della sosta in città nelle aree delle strisce blu e nei parcheggi di interscambio. Nella seduta odierna del consiglio comunale di Lecce, l’assise ha votato positivamente anche l’affidamento, alla nuova Sgm pubblica, del servizio di gestione della sosta tariffata e dei parcheggi di interscambio.

Il tutto dando una linea di continuità con la pianificazione generale del trasporto pubblico locale che prevede l’affidamento in “casa”, per nove anni, dei servizi urbano e suburbano, del filobus e per l’appunto anche della sosta a pagamento dei parcheggi di scambio.

Con il nuovo affidamento alla Sgm, ormai interamente a capitale pubblico, il servizio viene pienamente integrato all’interno delle strategie di mobilità dell’amministrazione comunale, delineate nel Pums, il piano urbano della mobilità sostenibile in via di definizione, e nel piano generale del traffico, con l’intento di risolvere alcuni nodi problematici della circolazione in città e della sosta, favorendo sempre più i mezzi e collegamenti alternativi alle macchine.

Incentivare aree di interscambio 

In particolare l’ampliamento graduale delle aree della sosta a pagamento prevede di indirizzare i flussi delle auto, in particolare quelle provenienti dalla provincia, verso i parcheggi di interscambio (che saranno dotati di un efficiente servizio di trasporto pubblico verso il centro) o verso i parcheggi multipiano, e di risolvere il problema del sovraffollamento di auto parcheggiate, per la lunga sosta, nelle zone o quartieri dove vige la sosta gratuita pomeridiana, come nei quartieri San Lazzaro, Piazza Partigiani, l’area retrostante il Tribunale di viale De Pietro, e via dicendo.

Il tutto per favorire il ricambio a beneficio del commercio di quartiere e dei residenti. Nei parcheggi di interscambio di proprietà pubblica il possesso di un abbonamento al servizio di trasporto pubblico consentirà di salire gratuitamente sui bus di collegamento con il centro.

Il nuovo servizio della sosta tariffata parte infatti dall’analisi del contesto attuale e dalla consapevolezza di quelli che sono i problemi legati alla gratuità o semi-gratuità della sosta in aree centrali della città. Un problema che secondo quanto evidenziato nella relazione del piano approvato in consiglio, sarebbe all’origine della sottoutilizzazione dei parcheggi di interscambio di Settelacquare e Foro Boario e del parcheggio multipiano di viale De Pietro. E che perdurando, potrebbe esercitare ripercussioni negative anche all’attivazione del nuovo parcheggio multipiano di piazza Tito Schipa.

Le novità per i ticket

Sul versante delle tariffe c’è da precisare che i cambiamenti saranno introdotti in maniera graduale da qui a cinque anni. Nel biennio 2024-2025 le aree di sosta tariffata resteranno le stesse, ma è previsto comunque il solo incremento della tariffa minima della sosta (da 0,60 centesimi a 1,10 all’ora) e l’eliminazione della sosta gratuita pomeridiana nelle aree dove è ancora presente.

A partire dal 2026 e sino al 2028 è prevista invece la riorganizzazione generale di tutte le tariffe di sosta, sempre a parità di numero di stalli, e l’introduzione del pagamento progressivo nelle zone ad alta intensità di traffico (ovvero si pagherà di più dalla seconda ora di sosta in poi, nelle aree più centrali).

Nel dettaglio, saranno introdotte in centro le tariffe orarie a 2 euro e 1,70 euro e il pagamento nei festivi. Solo nelle zone centrali il prezzo della sosta costerà 2,50 euro la seconda ora e 3 euro dalla terza ora in poi.

Infine dal 2029 è previsto poi l’ampliamento al di fuori della circonvallazione interna della “Zona di particolare rilevanza urbanistica” con l'estensione delle zone di sosta tariffata, al minimo, in alcune aree che presentano maggiore affollamento automobilistico da lunga sosta.

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