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Squinzano, Guido Aprea commissario. Non si placa la polemica politica

Nominata la figura che dovrà occuparsi dell’amministrazione: sarà il capo di gabinetto della Prefettura. Intanto i consiglieri del Pdl non spengono le proprie critiche su Marra “affetto da sindachite” e professano “unità”

SQUINZANO – Dopo la caduta dell’amministrazione comunale di Squinzano, è arrivata in giornata la nomina del commissario prefettizio, incaricato di gestire l’ente, fino alla data delle prossime elezioni utili, e, cioè, quasi certamente nella primavera del 2013. Il Prefetto Giuliana Perrotta ha indicato con proprio decreto Guido Aprea, viceprefetto e capo di Gabinetto della Prefettura, commissario per la provvisoria amministrazione del Comune con i poteri del sindaco della giunta e del consiglio.

Ma la polemica politica, a seguito della fine anzitempo della seconda amministrazione di Giovanni Marra, non si spegne e sono proprio i consiglieri del Pdl, il partito commissariato in serata dal coordinatore provinciale Antonio Gabellone, a dire la propria sulla vicenda. Gli esponenti del partito locale escludono da parte propria qualsiasi “scelta populista” o “clientelare”, addebitando quest’ultime all’ex sindaco “imperante su ogni tavolo, ad ogni livello in ogni vetrina, senza il benché minimo coinvolgimento di coloro i quali nel Pdl – dichiarano - avevano contribuito alla sua elezione del 2003 e alla rielezione del 2008 oltre che dargli una casacca e ancora una mano per farlo eleggere nel 2009 al consiglio provinciale”.

Il Pdl di Squinzano nelle persone di Metrangolo, Saquella, Vespucci, Pezzuto, Gianni Caretto, Stefanizzi, Carlo Leone (benché critico e non consenziente con la caduta dell’amministrazione di cui era assessore) ed Andrea Pulli, si dicono più che mai uniti verso “un percorso teso l’anno venturo a confermare con un loro rappresentante il governo della città con tutte quelle aggregazioni politiche e della società civile che al di là delle appartenenze tengono al bene di Squinzano e dei suoi cittadini e siano dediti al confronto perenne”.

“Quindi – precisano - nessuna frattura operata dalla sinistra nel Pdl come qualcuno pretestuosamente vorrebbe far credere, ma se di frattura si vuol parlare, l’unica è quella creata e voluta dal sindaco e dal suo gruppo contro il nostro, che non è riuscito sin dal 2008 mai a far passare nella maggioranza alcuna idea, prima fra tutte la riduzione dei costi della politica, delle tasse e dei benefit dei dirigenti comunali, oltre che il confronto tra le varie anime della coalizione, temi questi sollevati anche l’anno scorso prima ancora delle gravi censure sugli stessi argomenti dal funzionario della ragioneria dello stato durante la sua ispezione nei locali dell’amministrazione”.

“Ed invero – proseguono - in quella circostanza il Pdl aveva chiesto invano con un documento beffardamente sottoscritto da tutta la coalizione, che sin dal gennaio 2012 si sarebbe dovuto individuare già il candidato sindaco per il prossimo anno, impegno questo mai furbescamente affrontato da Marra che pretendeva oltretutto il voto al bilancio senza alcuna valutazione né di questo aspetto né in ordine ai temi veri a tutela per la città, ma non solo, in questi mesi sbandierava liste civiche con un proprio candidato alternativo a quello pidiellino”.

“Lo stile dunque autoritario e mai aggregante – sottolineano - è stato l’unico vero ‘mandante’ della caduta dell’amministrazione, senza affanni a ricercare altre motivazioni che non ci sono e non fanno onore neanche a chi le pensa. Questo gruppo quindi, caro Marra, continua a veleggiare verso un progetto chiaro e per il bene della nostra comunità oggi stanca di essere vessata, senza alcuna prospettiva futura di sviluppo, l’unico momento centrale del proprio percorso che non è invece quello della ‘sindachite’ acuta di cui l’ex sindaco è da lungo tempo affetto senza alcuna possibilità di cura”.

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