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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Sulla 275 scontro tra comitati favorevoli e contrari

I comitati spontanei favorevoli all'opera accusano la politica di aver fatto uso "strumentale" in campagna elettorale dell'infrastruttura quelli contrari alzano la voce contro il rischio di scempio

LECCE - 275, ovvero la strada delle polemiche: dopo la presa di posizione della provincia di Lecce che si rivolgerà al Tar contro i vari ricorsi, il dibattito resta particolarmente caldo tra favorevoli alle quattro corsie per ragioni di sviluppo e sicurezza e quanti, invece, ritengono necessaria la salvaguardia del paesaggio. Due diversi modelli di pensiero: da un lato i comitati pro 275, dall'altro quelli pro ambiente.

Dal comitato "Pro 275 - Castrignano del Capo", dal Sistema locale Operatori Turistici Capo di Leuca, dalla Pro Loco Leuca e dal comitato "4 corsie per lo sviluppo e la vita", ribadiscono che oltre 700 cittadini del Capo di Leuca hanno già aderito alla petizione promossa a favore del raddoppio della statale Maglie-Leuca contro "lo sciacallaggio politico mediatico degli ultimi mesi del progetto": "L'iniziativa del presidente della provincia Gabellone - chiariscono in una nota ufficiale - era doverosa, perché risponde alle reali istanze di modernizzazione di un territorio che oggi, grazie all'atteggiamento spregiudicato di politici irresponsabili, rischia di vedersi scippare un finanziamento di 300 milioni di euro atteso da decenni". Dai comitati evidenziano come la "maggioranza silenziosa del Basso Salento ha già compreso che gli scempi apocalittici paventati durante la campagna elettorale e basati sulle menzogne e sui prodigi del Photoshop sono solo un pretesto per dividere l'opinione pubblica in presunti cementificatori da un lato ed illuminati ambientalisti dall'altro".

"Nel mezzo - dichiarano - sguazzano i poteri forti che da tempo, tramano per svincolare i 150 milioni di euro di fondi regionali desinati alla 275, per dirottarli altrove". Per questo, le associazioni del territorio e i comitati spontanei favorevoli alle quattro corsie, hanno avviato sabato 20 marzo, alla presenza dei sindaci interessati, una petizione popolare indirizzata al Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, per ribadire la volontà del Capo di Leuca di dotarsi di un'infrastruttura ritenuta "necessaria sotto molteplici aspetti connessi alla sicurezza stradale, alla salubrità dell'aria nei centri urbani ed al rilancio economico del nostro estremo lembo".

Secondo quanto riportato dai comitati, l'iniziativa sarebbe stata fortemente richiesta da tanti cittadini "di buon senso", per contrastare "l'arroganza di chi ha voluto tribunalizzare la questione" e contro "l'uso strumentale che si è fatto della S.s.275, durante la campagna elettorale, da parte di personaggi politici in gran parte estranei al nostro territorio": "Cosa c'entrano - si chiedono - i sindaci di Melpignano ed Alessano (paese soffocato dal traffico e avvelenato dal Pm10) con la rotatoria di Leuca (che è una semplice rettifica di un enorme svincolo esistente)? O con il viadotto di San Dana (Comune di Gagliano)? I 13 sindaci su 15 favorevoli al tracciato non contano niente?".

Significativa, secondo i comitati, sarebbe la presa di posizione del sindaco di Castrignano del Capo Antonio Ferraro, il quale, nei giorni scorsi, non solo ha ribadito la necessità che l'opera venga "realizzata interamente, senza ulteriori tentennamenti", ma ha addirittura auspicato che il cantiere delle quattro corsie venga inaugurato proprio a Santa Maria di Leuca: "Chi conosce - si chiedono - meglio il territorio di Leuca, il sindaco di Leuca o quello di Melpignano (il cui territorio è solcato da 3 strade a "4 corsie" più la Maglie - Otranto in arrivo)?".

La raccolta delle firme si sta svolgendo "porta a porta", oltre che presso la sede della Pro Loco di Leuca e nei principali esercizi commerciali della zona: "Per fortuna- affermano in conclusione dai comitati -, e qualcuno dovrà farsene una ragione, i cittadini, i consiglieri comunali ed i sindaci del territorio sono ancora più rappresentativi di attori e registi militanti, prestati alla propaganda elettorale".
Ma il comitato "275" deplora la recente presa di posizione della Provincia di Lecce, che dimostrerebbe "una volta di più il gioco ambiguo, irresponsabile e asservito a meri interessi economici che una certa parte politica continua a perpetrare a danno del territorio del Capo di Leuca": "Da un lato - si legge in un comunicato -, si dice di voler dare un ‘contentino' agli ambientalisti, dunque non si ha realmente a cuore la tutela del territorio, ma si cerca di zittire chi mette i bastoni tra le ruote. Dall'altro, si difende un progetto nella sua totalità, minacciando un contro-ricorso al ricorso degli stessi ‘ambientalisti', rimandando a passaggi successivi un'eventuale mitigazione dell'opera. E tutto questo ‘per non perdere i finanziamenti di 288 milioni di euro' che, anche se poi serviranno ad innescare una bomba ecologica nel Salento, poco importa. I milioni di turisti che non aspettano altro che attraversare il Capo di Leuca su 4 corsie potranno poi così ammirare un paesaggio irrimediabilmente compromesso e un sud sempre più degradato e autolesionista".

"Gravissimo" è per gli oppositori al progetto a quattro corsie lo "sbandieramento di una presunta adesione" degli amministratori dei comuni del Capo di Leuca: "Dei 13 sindaci firmatari - affermano - solo quello del comune di Castrignano del Capo (che per Leuca pare voler prospettare un futuro da Las Vegas o peggio da Disneyland) appartiene al territorio attraversato dal nuovo tracciato a 4 corsie da Montesano a Leuca. Non hanno firmato, oltre al comune di Melpignano, i comuni di Tricase, Alessano, Tiggiano, Gagliano del Capo, quelli cioè che subiranno il maggior danno ambientale dal progetto difeso da Gabellone".

"Sono sempre di più - proseguono - invece i cittadini, le associazioni, gli enti e le personalità della cultura e dello spettacolo di livello nazionale che sostengono la battaglia del comitato contro il progetto di una strada a quattro corsie nell'intero tratto che va da Montesano a Leuca, e dunque non solo contro il viadotto e la megarotatoria degli ultimi 7 km. Ricordiamo, per esempio, l'appello dell'attore Riccardo Scamarcio e il documento autorevole del Consiglio della Facoltà di Beni Culturali dell'Università del Salento. Il comitato ‘275' continuerà a chiedere a gran voce che il miglioramento della viabilità e della sicurezza stradale nel Salento si faccia secondo un'altra filosofia di intervento, quella che ha ispirato il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale che Gabellone continua ad ignorare, cioè rispettando la vocazione turistica del ‘sistema Salento come parco', la cui risorsa più preziosa è proprio il paesaggio".

Mercoledì 21 aprile, intanto, alle ore 11 il comitato "275" terrà una conferenza stampa a Lecce, presso le Officine Cantelmo, in cui si illustrerà la "mostruosità del progetto approvato e l'assoluta necessità di informare i cittadini sulla reale sproporzione dell'opera concepita 20 anni fa e non più consona ai reali bisogni del territorio".

Pd: "Non si deturpi il territorio di Leuca"

Il gruppo consiliare provinciale del Partito Democratico ribadisce la necessità di realizzare quanto prima i lavori di ammodernamento della Ss 275 Maglie-Leuca, cercando però di sventare "lo scempio riguardante la realizzazione di un strada a quattro corsie, nel tratto finale che va dalla S.p. 210 a Santa Maria di Leuca": "La bellezza di un territorio - si legge in una nota ufficiale -, qual è il promontorio di Leuca, di grande rilevanza ai fini paesaggistici e ambientali, impone nei chilometri finali la realizzazione di una strada parco".

Il gruppo consiliare del Pd dichiara di non voler in alcun modo boicottare il finanziamento dell'intera opera: "Non comprendiamo - sostengono - allora perché il Presidente Gabellone si costituisca parte civile per poi, come da lui affermato, aprire un confronto e valutare le condizioni per una modifica del tratto finale del percorso, solo dopo la sentenza del Tar: è semplicemente una sterile demagogia oppure un'errata lettura degli atti?".

I consiglieri del Pd, con un ordine del giorno presentato già nel febbraio scorso, chiedevano al Presidente della Provincia di attivarsi per convocare un tavolo tecnico ufficiale, al fine di verificare ed ottenere le modifiche al progetto finanziato dal Cipe: "A questo punto - asseriscono -, c'è da augurarsi che il Presidente Gabellone non perda altro tempo, anzi senza aspettare il pronunciamento del Tar, convochi al più presto una riunione con i soggetti interessati (Anas, Comuni ecc.) per affrontare e risolvere il problema". Dal Pd auspicano che nessuno voglia "deturpare il territorio con la realizzazione di una rotatoria-mostro" e la costruzione di un "viadotto a quattro corsie, con conseguente spreco di risorse economiche pubbliche".

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