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Replica ambientalista: "Tap minaccia vie legali? Dà impressione di arroganza"

Il comitato "No Tap" si dice "stupito" dal comportamento della società nei confronti di chi non approva il progetto e difende la Lilt: "Non fa degli inutili allarmismi". Ribadite le perplessità sulle emissioni legate all'opera

MELENDUGNO - "Rimaniamo stupiti dal comportamento ostile di Tap verso chi non approvi il suo progetto. Affermare che la Lilt provochi inutili allarmismi non confermati da basi scientifiche con relative minacce di adire vie legali ci dà solo un'impressione di arroganza". Non tarda a farsi attendere la replica del Comitato No Tap alle accuse della società rivolte alla Lilt di Lecce e al suo presidente, Giuseppe Serravezza.

"È noto a tutti - scrivono - il grave stato sanitario che affligge il Salento e cercare di nasconderlo non ci sembra il modo migliore di risolvere il problema". Il comitato sottolinea come da mesi si cerchi di fare chiarezza sul reale impatto del progetto, ma "Tap - precisano - ha sempre opposto un diniego ad ogni incontro pubblico offerto, rispondendo con incontri a 'consenso controllato' di dubbia utilità".

"Questo comitato - ribadiscono - nell'impegno a fare chiarezza e a informare le popolazioni coinvolte dallo scellerato progetto ricorda che tutta la documentazione prodotta è tratta dagli elaborati presentati da Tap in Ministero. In quest'ottica di chiarezza vi ricordiamo che le emissioni dell'opera non sono solo legate al riscaldamento del gas nella zona PRT ma anche a una serie di procedure straordinarie e ordinarie previste per il buon funzionamento in sicurezza dell'opera".

In quest'ottica, si fa presente che "nella zona Prt, come si evince dal progetto, è prevista anche un'area per lo sfiato del gas in pressione in operazione sia ordinaria che straordinaria".

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