rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Politica Minervino di Lecce

Terme Santa Cesarea: da Caroppo una lettera a Vendola

Il sindaco di Minervino, comune interessato al futuro delle terme e membro societario della struttura, scrive a Vendola: "In 5 anni mai una parola sulla sviluppo delle Terme".

MINERVINO - Le Terme ancora al centro del dibattito. Questa volta a riportare alla ribalta il tema è il sindaco di Minervino, Ettore Caroppo che scrive al presidente uscente, Nichi Vendola, sostenendo che nella sua "Puglia Migliore" non ci sia posto per le Terme di Santa Cesarea: "Lei Presidente - scrive Caroppo - è abituato a viaggiare e a apprezzare le tante iniziative di altri territori per accrescere l'appeal turistico. E allora perché in questi cinque anni di governo non ho mai ascoltato una sola parola sullo sviluppo delle Terme di Santa Cesarea? Perché l'azienda che potrebbe aprire nuovi scenari di sviluppo è stata così trascurata proprio dal socio di maggioranza (la Regione Puglia)?".

Caroppo ricorda come in questi anni di "polemiche", "vicende giudiziarie", "accuse" e "veleni", che hanno caratterizzato l'operato del Cda, "solo la buona volontà di coloro che credono e vivono la Società, dei soci di minoranza e lo spirito di forte radicamento al territorio hanno consentito di superare i momenti difficili". Il sindaco di Minervino evidenzia che "il mercato condanna quelle aziende che pur in presenza di un bilancio sano e di un dinamismo manifesto, vengono travolte dalle vicende politico-giudiziarie": "Come mai - chiede - il Presidente che punta alla bellezza, al turismo di qualità, alle opportunità di sviluppo ha dimenticato le Terme di Santa Cesarea? Come mai il Presidente che crede in una Puglia migliore non ha creduto in questa parte di Puglia che guarda ad Est? Come mai il Presidente che apprezza i giovani talenti dagli spiriti bollenti non si è accorto che una classe dirigente giovane e motivata aveva bisogno del sostegno della Regione e sperava di non essere penalizzata dall'appartenenza politica?".

Il primo cittadino minervinese chiede risposta, in quanto c'è un legame narrativo con Santa Cesarea: "Mio nonno - spiega - Pietro Ettore Caroppo era il bagnino delle Terme durante e dopo la guerra. Ho guardato con i suoi occhi quell'orizzonte azzurro per molti anni e crescendo ho imparato a riconoscerne anche le brutture che alcuni miopi amministratori lasciavano a Santa Cesarea. Ecco perché ho sentito sempre il dovere di impegnarmi a consegnare alle future generazioni il patrimonio di bellezza e unicità del posto coniugando l'armonia con lo sviluppo dell'Azienda Terme che nel Salento richiamerebbe milioni di turisti".

"Mi auguro - precisa Caroppo - che il progetto delle Terme di Santa Cesarea presentato in Area Vasta non sia solo servito per la campagna elettorale ma che sia seriamente analizzato e considerato dagli uffici Baresi. Mi auguro che nel suo tour tra le bellezze di Puglia possa giungere anche a Santa Cesarea che per 5 anni Lei ha trascurato. Mi auguro che la Sua Puglia migliore non si sviluppi a macchia di leopardo con le bandierine rosse a contrassegnare i luoghi che possono avere fiducia nel futuro e con le bandierine azzurre quelli che invece vanno trascurati e dimenticati come ha fato in questi 5 anni. Mi auguro che la Puglia Migliore comprenda e decida".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Terme Santa Cesarea: da Caroppo una lettera a Vendola

LeccePrima è in caricamento