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Torre Chianca, Antonio Rotundo: “Dare subito risposte chiare ai cittadini"

L'esponente del Pd leccese presenta una mozione per la convocazione del consiglio comunale, dove programmare soluzione ai disagi nella marina, dopo l'esposto presentato alla Procura della Repubblica da parte del comitato spontaneo

LECCE - "Se i cittadini di Torre Chianca sono arrivati al punto di presentare un esposto alla magistratura ed a minacciare la 'secessione' da Lecce per andare con Surbo, vuol dire che la sfiducia si è trasformata in esasperazione a causa di anni e anni di assenza di attenzione nelle politiche dell’amministrazione comunale verso la marina, letteralmente abbandonata a se stessa anche nell’assicurare i servizi più essenziali".

È questo il commento del consigliere comunale del Pd, Antonio Rotundo, sulla scelta del comitato spontaneo che residenti ed esercenti locali, che ha presentato, un esposto presso la Procura della Repubblica di Lecce per denunciare lo stato di abbandono della marina leccese e quello della vicina Spiaggiabella: 281 firme in calce al documento, con capi di accusa chiari, dal ristagno dell’acqua piovana per gran parte dell’anno sulla carreggiata e sul marciapiede, la scarsa attenzione verso i corsi d’acqua Idume e Fetida con conseguente straripamento delle acque, la presenza di campi nomadi abusivi ritenuti forieri di piccoli reati e di scarsa cura dell’ambiente, la scarsa segnaletica stradale, il malfunzionamento dell’illuminazione pubblica.

"Per queste ragioni - spiega Rotundo -, occorre dare  risposte ai cittadini di Torre Chianca, a partire dai 281 che hanno sottoscritto l’esposto, incontrando subito il Comitato spontaneo ed assumendo impegni concreti e verificabili attraverso un vero e proprio cronoprogramma di interventi da approvare nel massimo organo rappresentativo che è il consiglio comunale, che va convocato – a mio avviso – quanto prima, per dare un segnale forte che c’è finalmente la volontà di affrontare gli annosi problemi lasciati irrisolti, considerato tra l’altro che siamo ormai alla vigilia della stagione estiva e che la marina non può continuare a restare nell’attuale degrado".

A seguito dell'appello lanciato e dell'esposto protocollato, Gaetano Messuti fa sapere al portavoce del comitato Errico Grasso, di essere pronto ad intervenire così come stava già pianificando. Domani alle 10 si recherà presso la marina per esplicitare gli eventuali interventi di urgenza e per pianificare quelli risolutivi: "Speriamo non siano solo belle parole mediatiche - ribatte Errico Grasso portavoce del comitato spontaneo -, e che si intervenga con immediata incisività per portare soluzioni definitive al fine di scongiurare gli attuali notevoli disaggi. Così come speriamo che l'assessore Guido, di cui non abbiamo avuto notizia, vorrà mettersi all'opera seriamente e definitivamente per il dragaggio radicale dei canali Idume e Fedita che stanno creando seria preoccupazione per l'inquinamento prodotto oltre che per lo straripamento delle acque a causa della mancata manutenzione".

Intanto, l'avvocato Carlo Leo, legale incaricato di seguire la vertenza, ha informato che entro 20gg il magistrato che ha in carico l'esposto risponderà nel merito. Il presidente del comitato rivolge un accorato appello al presidente della Provincia, Antonio Gabellone, affinché trovi una soluzione alla chiusura della provinciale che sta creando problemi al già povero giro di affari delle attività commerciali, lidi compresi, delle marine: "Ringraziamo il presidente per l'allargamento della carreggiata della provinciale Lecce - Torre Chianca - afferma -, progetto davvero molto importante e prezioso per noi, ma gli chiediamo di intervenire con urgenza al fine di scongiurare il tracollo delle nostre attività, seriamente minate dalla chiusura totale della strada principale che porta a Torre Chianca. Chiediamo la riapertura anche solo parziale della strada (visto che per ora si sta lavorando solo ai margini della provinciale) almeno per i weekend e sicuramente per questi giorni di ponte, 25 aprile e primo maggio. In questo momento di assoluta crisi, non possiamo permetterci di rimanere fermi nei primi giorni di ripresa della stagione a causa della chiusura totale della strada".

"In ultimo - conclude -, apprendiamo dalla stampa, che Antonio Rotundo vorrebbe convocarci, siamo disponibili a qualsiasi confronto, purché le nostre gravi questioni non si trasformino in una bagarre politica nella quale non ci interessa entrare".

Tra gli interventi si aggiunge quello del segretario del Pd leccese, Andrea Imbriani: "Lo scenario - scrive -che si presenta a Torre Chianca provoca sconcerto per l’inerzia che l’amministrazione sta dimostrando nell’affrontare i problemi che ormai si trascinano irrisolti da anni. Lo stato di abbandono e di incuria di Torre Chianca è tanto incredibile quanto vergognoso. Ed è proprio questo comportamento di inesorabile inerzia a provocare la legittima e comprensibile reazione dei cittadini".

"Non è giusto - prosegue -, infatti, che gli abitanti di Torre Chianca, contribuenti del Comune di Lecce, debbano vivere tra i rifiuti, con i problemi di ristagno dell’acqua piovana, di poca attenzione verso i corsi d’acqua, di scarsa segnaletica stradale e malfunzionamento dell’illuminazione pubblica. Perciò l’amministrazione comunale di Lecce deve immediatamente correre ai ripari e  muoversi subito per restituire decoro e dignità alla marina leccese".

"Si parla tanto - precisa - di vocazione turistica del nostro territorio. Ma se non si dota una marina, come nel caso in esame quella di Torre Chianca, dei servizi pubblici essenziali, come è possibile pensare di promuovere e favorire la crescita di un’economia locale basata anche sul turismo balneare? Il Partito Democratico di Lecce ha più volte evidenziato i problemi di Torre Chianca e continuerà a farlo sostenendo con forza le legittime pretese dei cittadini della marina".

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