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Domenica, 28 Aprile 2024
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Stop al caffè leccese, non si chiama così: l'ironico sit-in spopola sui social

Una "protesta curiosa" contro i modi di dire sbagliati, spesso figli di un turismo "mordi e fuggi" e per l'approssimazione di molti salentini

LECCE - Una contestazione simpatica che ha attirato l'attenzione dei presenti e poi, come accade praticamente sempre, si è spostata sui social. L'iniziativa "contro la banalità" è stata portata avanti dallo staff della pagina instagram Leccesi in Lecce

Una donna con un cartone si è recata nel Centro Storico del capoluogo salentino, mostrando il seguente messaggio in inglese: "Stop calling it caffè leccese. We say caffè in ghiaccio con latte di mandorla", che in italiano sta per "basta chiamarlo caffè leccese. Noi diciamo caffè in ghiaccio con latte di mandorla". 

I motivi del gesto

Il punto di partenza del cuorioso "sit-in" è stato proprio quel caffè leccese, che per molti rappresenta ormai un segno identitario della città, ma l'azione intrapresa nasconde in sé un significato più ampio. Quest'ultimo fa capo alla difesa della nomenclatura esatta dei termini, spesso distorti, che ruotano intorno a Lecce e al Salento. Tema che del resto è stato già ampiamente trattato da LeccePrima, anche in un articolo recente che fa riferimento alle operazioni di marketing spicciolo tali da svuotare di senso il concetto di autenticità, la vera calamita del Salento. 

"Per anni, decenni e secoli - da maggio a ottobre - la gente al bar ordina un caffè in ghiaccio. Se specifica con latte di mandorla finisce lì, altrimenti il barista chiede quanto zucchero? - spiegano i protagonisti dell'iniziativa Perché in tal caso il caffè viene zuccherato nella tazzina, bollente, e poi versato sul ghiaccio prima di essere servito al cliente".

Nel post pubblicato ieri (27 agosto) sul loro profilo, infatti, lo staff di Leccesi in Lecce ha voluto lanciare anche un messaggio a chi usa frequentemente l'espressione sgrammaticata in Salento, preferendola alla corretta nel Salento. Parte della colpa è attribuita al cantautore Biagio Antonacci, che nel 2012 contribuì a diffondere questo modo di dire nella sua celebre canzone Non vivo più senza te

"Passi il turista che morde e fugge, ma voi leccesi e salentini per carità non omologatevi, non svendetevi per un goccio di latte di mandorla - concludono i protagonisti - come se noi qui avessimo bisogno di aggiungere la provenienza per specificare che vogliamo un caffè come si fa a casa nostra". 

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