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Benzar e Shakhov, pedine importanti per il salto di qualità del Lecce

Il difensore rumeno e il centrocampista ucraino sono stati presentati dal direttore sportivo Meluso. Il primo è nel giro della sua nazionale, il secondo vuole ritornarci quanto prima

LECCE – Due caratteri visibilmente diversi, un solo obiettivo: dare un contributo tangibile al rendimento del Lecce in serie A e ribadirsi all’attenzione dei commissari tecnici della nazionale del proprio paese.

Romario Benzar, terzino destro di 27anni, è già nel giro della rappresentativa allenata da Cosmin Contra, per la quale è sceso in campo 15 volte. Taciturno, schivo, nella conferenza stampa di presentazione anche l’impianto audio ha fatto fatica ad amplificare le sue frasi. In campo funziona diversamente: corre tanto e ha una propensione offensiva.

Yevhen Shakhov, 29 anni, ha invece sorriso in più passaggi, facendo anche un paio di battute ironiche: ha un carattere estroverso, si vede. Rispetto al nuovo compagno di squadra, però, l’interno di centrocampo  ha perso il passo rispetto alla sua nazionale, ma con la maglia del Lecce, intende convincere Andrii Shevchenko che vale la pena puntare ancora su di lui. Reduce dalla vittoria del campionato greco con il Paok Salonicco, ha rinunciato alla Champions League per raccogliere una sfida che, considerata anche la sua età, difficilmente si sarebbe ripresentata nel prosieguo della carriera.

È stato il direttore sportivo del Lecce, Mauro Meluso, a presentare i due volti nuovi della squadra che oggi pomeriggio si ritrova all’Acaya Golf Club per il primo allenamento della stagione. Si parte sin da subito con loro, con il colombiano Vera (laterale difensivo di sinistra) e con il portiere Gabriel Vasconcelos Ferreira, in attesa di annunciare ufficialmente l’arrivo di Luca Rossettini (34 anni, difensore centrale) e Gianluca Lapadula (29 anni, attaccante): il primo ha già sostenuto le visite mediche, il secondo lo dovrebbe fare entro domani.

Quelli ingaggiati dal Lecce, è certo, sono calciatori di caratura internazionale: bene ha fatto a sottolinearlo Meluso, aggiugendo anche che l’acquisto di Benzar è stato il più oneroso da quando si occupa del mercato dei giallorossi: le cifre però, come d’abitudine, sono state tenute riservate. Entrambi hanno, naturalmente, dichiarato di conoscere il campionato italiano e di aver avuto ottime informazioni sul progetto del Lecce e sulla piazza, nota anche fuori confine per essere molto passionale e presente.

Con l'ingaggio di Benzar e Shakhov il club giallorosso ha alzato il livello delle sue operazioni di mercato, in linea con l'esigenza di approntare una squadra all'altezza della serie A. Per una società neopromossa non è facile concludere trattative di questo tipo e bisogna anche approfittare delle occasioni: l'ucraino, ad esempio, è un calciatore extracomunitario e questo ha fatto sì che il Lecce, avendo a differenza di molte altre squadre ancora libera due caselle (l'altra è occupata da Vera), potesse mettere a segno questo colpo. 

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