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Contro l'Albinoleffe finisce 0 a 0. Fischi per tutti, ma Lerda si salva

I giallorossi mancano più occasioni, ma Benassi è decisivo nella ripresa. I padroni di casa reclamano due calci di rigore. A fine gara Chevanton, che ha giocato il secondo tempo, ha dichiarato: "Se sono un peso, vado via"

LECCE  -  La partita tra Lecce e Albinoleffe è finita tra i fischi del Via del Mare, da intendere probabilmente più come bilancio di fine anno che come giudizio sulla prestazione odierna. Priva di molti degli elementi che hanno giocato quasi sempre, da Esposito a Foti passando per Pià  e Diniz,  Bogliacino e Di Maio, la squadra giallorossa ha dato segnali di ripresa, sicuramente dal punto di vista temperamentale, senza dimenticare le occasioni da gol che si è saputa procurare - alcune delle quali davvero clamorose - e il fatto di aver disputato gli ultimi dici minuti in dieci a causa dell'infortunio di Ferrario quando erano già state effettuate tutte e tre le sostituzioni.

Certo, senza un provvidenziale Benassi che nella ripresa ha compiuto un miracolo su Andrea Belotti, forse la sorte di Lerda oggi sarebbe stata segnata, ma nel complesso la prestazione non è stata infelice come molte delle precedenti. Ne hanno preso atto, in primis, i massimi dirigenti del club: “Abbiamo giocato ad una porta”, ha commentato il patron Savino Tesoro. Vacanze serene ha augurato a tutto l’ambiente il tecnico piemontese, dicendo di essere soddisfatto di quello che i suoi hanno dato in campo.

Non sono passate inosservate però le parole di Chevanton che, in sala stampa - ribadendo l’amore per la maglia - ha dichiarato di essere però pronto a togliere il disturbo se qualcuno lo dovesse ritenere di troppo. In tribuna un'altra bandiera del calcio leccese, Checco Moriero, il cui nome è stato tirato in ballo negli ultimi giorni per sostituire proprio Lerda.

La cronaca: occasioni d'oro per Jeda e Falco. Lecce in dieci per l'infortunio a Ferrario.

L’avvio è subito da brividi per il Lecce: Benassi anticipa in uscita bassa Andrea Belotti, che si ritrova il pallone tra i piedi mentre la difesa prova ad uscire dall’area di rigore. L’Albinoleffe ci riprova al 7’ ma Vinicius è bravo a respingere nell’area piccola. La prima occasione dei giallorossi arriva al 12’ con un tiro di sinistro da fuori area che Offredi respinge di piede. I padroni di casa collezionano due opportunità in pochi secondi: dopo aver reclamato un rigore per fallo di mano, Ferrario calcia ma il suo tiro viene deviato dal portiere avversario, la sfera finisce a Vinicius che, al volo, calcia alto.

Al 26’, per un’incomprensione tra Benassi, in uscita, e Vinicius, il portiere del Lecce viene ammonito dopo aver travolto in uscita Andrea Belotti, appena fuori dall’area di rigore. Al 32’ ci prova Chiricò con un sinistro a giro, poi al 35’ Jeda, servito da Falco non calcia in prima battuta fallendo, di fatto, un calcio di rigore in movimento. Il tentativo successivo viene respinto da Ofreddi. Il primo tempo si chiude con tre ammoniti per il Lecce (Benassi, Malcore e De Rose) e un paio di recriminazioni.

Nella ripresa c’è Chevanton mentre Jeda resta negli spogliatoi. E’ proprio l’uruguagio, al minuto 56, a pescare Memushaj in area, su calcio di punizione, ma il colpo di testa dell’albanese termina alto. Tre minuti dopo l’occasione più clamorosa per il Lecce: Cheva fa da sponda per Malcore che innesta Falco nel cuore dell’area di rigore: il tiro però è centrale e Ofreddi si salva.

L’allenatore dell’Albinoleffe, Pala, inserisce Pontiggia per Pesenti mentre Lerda è costretto a richiamare Tomi, sostituito da Legittimo. I giallorossi provano a tenere i lombardi costantemente in apprensione e al 66’ su tiro cross di Chiricò, Memushaj, con la porta avversaria indifesa, non ci arriva davvero di un soffio.  Dentro Martinovic per Pacilli nel tentativo di ridare fiato e gambe ad una formazione che rischia di capitolare da un momento all’altro.

Al 74’ il Lecce recrimina per un fallo di mano in area su tiro di Memushaj e poi ancora al minuto 80 per una spinta ai danni di Chevanton intento a proteggere il pallone dal recupero di un avversario. Si fa male Ferrario e Lerda non può farci nulla avendo inserito anche Rosafio per Chiricò. L’epilogo del match diventa allora una serie ripetuta di lanci lunghi da una parte e di pericolose ripartenze dall’altra, fino all’ultimo dei quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara, Bruno di Torino.

Il tabellino di Lecce - Albinoleffe 0 a 0.

LECCE (4-2-3-1): Benassi; Vanin, Vinicius, Ferrario, Tomi (62’ Legittimo); De Rose, Memushaj; Falco, Jeda (46’ Chevanton), Chiricò (78’ Rosafio), Malcore. A disposizione: Petrachi, Legittimo, Semenzato, Rosafio, Bustamante, Palumbo, Chevanton. Allenatore: Lerda

ALBINOLEFFE (4-3-1-2): Offredi; Salvi, M. Belotti, Regonesi (cap.), Ambra; Gazo, Maietti, Girasole; Pacilli (69’ Martinovic, 87’ Diakite); Pesenti (57’ Pontiggia),  Belotti A. A disposizione:  Amadori, Ondei, Cortinovis, Pontiggia, Piccinini, Martinovic, Diakite. Allenatore: Pala

Arbitro: Bruno di Torino. Assistenti: Monetti e Guarino.

Ammonito:  26’ Benassi (L);  33’ Malcore (L); 41’ De Rose. 67’ Belotti A. (A);  78’ Martinovic (A); 85’ Vinicius (L)

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