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Il Lecce prima subisce e poi reagisce: sotto di una rete, ribalta il match

Porta la firma di due brasiliani l'ottavo successo in campionato dei giallorossi: Pià su rigore nel primo tempo e Vanin nella ripresa annullano il vantaggio del Portogruaro con Patacchiola. Partita intensa ma corretta

LECCE – Le aveva intuite tutte, mister Franco Lerda, le insidie che celava la sfida con il Portogruaro e le ha sapute neutralizzare ottenendo dalla sua squadra, eccezion fatta per i primi venti minuti di gioco, una prestazione non brillante ma di gran carattere che conferma la leadership del Lecce nel girone A della Lega Pro. Non era facile supplire alle assenze di Chiricò e Foti, tra l’altro contro la difesa meno battuta del torneo: il tecnico piemontese però è riuscito a trovare la chiave di volta dimostrando ancora una volta la duttilità della sua formazione, capace di passare dal fraseggio spumeggiante e arrembante visto in altre occasioni alla concretezza e all’acume tattico dimostrato contro i veneti.

Perfetti nei meccanismi tattici e con una buona cifra tecnica, i calciatori di Armando Madonna hanno giocato una gara a viso aperto, senza mai buttare via la palla e mantenendo  sempre con lucidità la giusta distanza tra i reparti. Il risultato è stata la gara più equilibrata vista in questa stagione al Via del Mare, che i leccesi sono riusciti a condurre in porto dopo aver patito il vantaggio ospite e rischiato, in un paio di occasioni, di prendere anche il secondo gol.

L’abbrivio della formazione di casa è piuttosto incerto anche se la prima vera palla gol capita sulla testa di Esposito che al minuto 11 non approfitta fino in fondo di un’uscita a vuoto del portiere Tozzo. Il Portogruaro si rintana ben presto nella sua metà campo ma riparte con brio: al 13’ Diniz sceglie male il tempo di un anticipo e così Moracci può servire Corazza che si lancia verso Benassi percorrendo palla al piede una trentina di metri prima di essere fermato da un provvidenziale recupero di Bogliacino. Al 19’ gli ospiti passano in vantaggio grazie a Patacchiola che raccoglie un calcio d’angolo di Cunico e indirizza di testa all’angolino basso alla destra dell’estremo del Lecce.

Il gol subito ha l’effetto di un tonificante per Giacomazzi e compagni che sfiorano il pareggio già dopo qualche secondo con un tiro di Bogliacino, di poco alto sulla traversa. La pressione dei giallorossi si fa più costante – al 22’ un cross di Tomi taglia pericolosamente tutto lo specchio della porta - anche se i veneti sono pronti ad approfittare di ogni singola incertezza mettendo in ambasce la retroguardia di casa. Diniz, infatti, assurge a protagonista negativo in due circostanze: al 24’ si fa soffiare palla da Della Rocca ma Esposito è tempestivo nella chiusura; due minuti dopo, da un suo approssimativo rinvio di testa, gli ospiti ottengono un calcio d’angolo su tiro di Herzan.

Al 27’ il direttore di gara, Sacchi, concede al Lecce un sacrosanto rigore per atterramento di Vanin ad opera di Blondett che viene ammonito. Nell’occasione, molto simile ad un contropiede, è decisivo Francesco De Rose che offre un millimetrico passaggio filtrante al compagno dopo aver difeso il pallone, in velocità, dai tentativi di recupero di un paio di avversari. Pià, dal dischetto, spiazza Tozzo realizzando la sua prima marcatura stagionale. La gara diventa concitata, il Portogruaro rialza subito la testa con un tiro dell’ottimo Cunico deviato in corner: sugli sviluppi Patacchiola può ancora una volta colpire di testa senza opposizione, ma la mira, indirizzata sul secondo palo, non è precisa. Come già visto in altre partite, il Lecce soffre sui calci piazzati.

E’ il 32’ quando Sacchi indica nuovamente il dischetto, ma la correzione suggerita dal suo assistente gli permette di evitare un errore grave: il fallo di Cunico su Bogliacino è, infatti, plateale ma fuori area di circa un metro. Chiarito l’equivoco il Lecce batte la punizione, la difesa degli ospiti non riesce ad allontanare la sfera e De Rose calcia di controbalzo trovando la pronta risposta dell'estremo granata. Il gioco offensivo del Portogruaro verte sui suggerimenti di Cunico e sulla buona intesa tra le punte, Della Rocca e Corazza: è proprio quest’ultimo ad avere al 34’ e al 45’ due ottime opportunità, sprecate entrambe con esecuzioni fuori misura, seppur di poco. I giallorossi, sul finale di frazione, non sono altrettanto incisivi anche se un altro bel cross di Tomi, al 40’, meriterebbe una finalizzazione che non arriva di un soffio. Falco, come al solito, non si ferma un attimo ma talvolta pecca in lucidità, come al minuto 41’ quando sbaglia la misura del passaggio per Pià.

golvanin-2Ad inizio ripresa il Lecce dimostra subito di non voler perdere tempo: Vanin e Tomi prendono definitivamente il sopravvento sui rispettivi avversari e dai loro piedi nascono le maggiori insidie. Al 49’ il brasiliano pesca Bogliacino in area di rigore, ma la segnalazione del guardalinee vanifica la perfetta esecuzione di testa che finisce in rete. Al 51’ il numero due opta per un tiro cross che impegna Tozzo. Poi, nel giro di quattro minuti tra il 52’ e il 56’, sale in cattedra il laterale ex Foggia – tra i migliori in campo insieme a De Rose e Bogliacino -: due tiri fuori non di molto ed un punizione calciata con potenza ma centralmente. Madonna capisce che sull’out destro la sua diga sta cedendo a allora inserisce Zampano per Pisani.

La sostituzione, tuttavia, non risolve il problema perché al minuto 61 Tomi mette il pallone sul secondo palo dove Vanin anticipa Giacomazzi e mette a segno il gol che varrà poi il 2 a 1 finale. A questo punto la gara cala leggermente dal punto di vista dell’intensità perché da una parte il Lecce inizia a gestire il vantaggio, dall’altra gli ospiti si sfilacciano quel tanto che consente alla difesa di casa di evitare angosce. I padroni di casa potrebbero chiudere il match al 64’ quando Falco sfiora la marcatura con un tiro dalla lunetta dell’area di rigore. Madonna ricorre al secondo cambio, inserendo Coppola per Herzan, ma il nuovo entrato si distingue sei minuti dopo solo per una scivolata pericolosa su Diniz che frana rovinosamente nei pressi della panchina di Lerda.

Ancora una buona occasione per il Lecce al 74’, ma Bogliacino, quasi all’altezza del dischetto del rigore, non trova l’impatto al volo con il pallone dopo un assist probabilmente involontario di Pià. L’allenatore del Lecce ordina la prima sostituzione: dentro Semenzato per Vanin mentre Madonna inserisce Magrassi per Corazza. Proprio l’ultimo arrivato in casa giallorossa serve, all’81’, un pallone d’oro a Giacomazzi che calcia fuori di un niente una sorta di penalty in movimento. Pià, esausto, lascia il posto a Malcore e all’85’ arriva l’ultimo cambio con Zappacosta per Falco. Nei quattro minuti di recupero Magrassi rimedia un’ammonizione, mentre Benassi non corre alcun rischio. In attesa dell’esito delle altre partite in programma per la decima giornata, e con la gara di Lumezzane da recuperare il 14 novembre (alle 14.30), il Lecce torna a più otto sulla seconda in classifica, il Carpi.

 

Il tabellino

Lecce (3-5-2): Benassi; Di Maio, Esposito, Diniz; Vanin (Semenzato 74’), De Rose, Giacomazzi, Bogliacino, Tomi; Falco (Zappacosta 85’), Pià (Malcore 81’). A disposizione: Gabrieli, Legittimo, Di Mariano, Bustamante. Allenatore: Lerda

Portogruaro (4-3-1-2): Tozzo; Pisani (Zampano 57’), Moracci, Patacchiola, Blondett; Sampietro, Herzan (Coppola 64’), Martinelli; Cunico; Della Rocca, Corazza (Magrassi 74’). A disposizione: Bavena, Licata, Rolandone, Salzano. Allenatore: Madonna

Marcatori: 19’ Patacchiola (P); 28’ Pià (L); 61’ Pià (L).

Ammoniti: Vanin (L); Martinelli, Coppola, Magrassi (P).

Arbitro: Sacchi.

Spettatori: 5805 di cui 2878 abbonati e 2927 paganti.

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