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Sabato, 27 Aprile 2024
A Conti fatti

Pongracic con mestiere e personalità. Gonzalez, occasione sprecata

Dal difensore, ancora una volta, una prestazione positiva. Il centrocampista catalano non anticipa Buongiorno nell'azione del gol e, più in generale, sembra molto lontano dai livelli espressi la scorsa stagione. Non convince la scelta di far partite Strefezza dalla panchina

LECCE – Seconda sconfitta interna, quarta stagionale per il Lecce che non centra la vittoria da cinque turni. Il Torino si limita al minimo indispensabile e conquista l’intera posta in palio grazie al gol di Buongiorno (qui la cronaca).

La squadra di Juric era arrivata nel Salento con le solite credenziali: compagine organizzata e forte fisicamente. Il piano di D’Aversa era quello di infilare la marcatura a tutto campo degli avversari con le scorribande di Almqvist (5,5) e Banda (5,5), ma lo svedese per almeno 20 minuti non ha letteralmente toccato il pallone, mentre il compagno di squadra è stato diverse volte nel vivo dell’azione ma con scelte discutibili e imprecisioni dal punto di vista tecnico.

Strefezza, che a Udine aveva giocato bene, si è ritrovato in panchina (ancora una volta) e nella ripresa non è riuscito a incidere anche perché un po’ tutta la squadra era a corto di idee.

Tra i giallorossi positiva senza dubbio la prestazione di Pongracic (6,5): di sciabola o di fioretto, chiunque sia l’avversario di turno, il croato riesce sempre a essere padrone della posizione e limitare la pericolosità degli attaccanti che gli capitano a tiro.

Ramadani (6) si è fatto apprezzare nella fase di contenimento, nella quale si è misurato anche con alcuni recuperi in velocità che gli sono valsi l’applauso del pubblico. Non male il primo tempo di Rafia (5,5), tutto sommato il più estroso dei giallorossi, ma il calo nella ripresa (non è la prima volta) non gli consente di raggiungere la sufficienza. Eppure a Udine era rimasto in panchina.

Gonzalez-2

Gonzalez (4,5) non ha colto l’occasione che gli è stata data, complice l’indisponibilità di Blin e la condizione non ottimale di Kaba: il catalano ha delle responsabilità sul gol del Torino (essendo il più vicino all’accorrente Buongiorno), ma al di là del singolo episodio si vede che ha smarrito la spregiudicatezza con cui sorprese tutti nella fase iniziale dello scorso campionato, dimostrandosi al contempo ancora distante da una gestione intelligente delle sue risorse fisiche.

Gallo (5) e Gendrey (5) hanno fatto mancare quasi sempre la spinta propulsiva che le catene laterali devono avere dai terzini e, in più, hanno sofferto anche nella marcatura: il taglio di Ricci manda in tilt il giovane palermitano, mentre il francese, dall’altra parte tarda a stringere su Buongiorno, confidando forse in un intervento a liberare che Gonzalez però, non fa.

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