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La cura di mister Antonio Toma: "Tredici allenamenti in una settimana"

Non ha tradito alcuna emozione il nuovo tecnico del Lecce. "Profeta" del 4-2-4, sa di avere a disposizione una fuoriserie: "Anche in B questa squadra farebbe bene". Intanto Antonio Tesoro parla con Giacomazzi e lo riabilita

LECCE - Antonio Toma dirigerà il suo primo allenamento alla guida del Lecce domani, alle 15. Ma la prima ora Giacomazzi e compagni la trascorreranno davanti alla lavagna, e non dietro, come si faceva una volta a scuola come misura punitiva. Il credo calcistico del nuovo tecnico dei giallorossi prevede applicazione, sudore e divertimento ed ogni giorno ci saranno nozioni tattiche da metabolizzare che poi dovranno essere messe in pratica sul campo. A partire dall'amichevole che il Lecce disputerà domenica mattina al Via del Mare contro il "suo" Maglie.

Convinto delle sue conoscenze teoriche, ma anche della forza dell'organico a disposizione, il tecnico che è subentrato a Franco Lerda non ha tradito alcuna emozione davanti a telecamere e cronisti. Del resto, lo ha detto lui stesso, ultimamente ha ricevuto molte visite di curiosi e addetti ai lavori mentre allenava la formazione Berretti, che lascia imbattuta dopo quindici giornate e a due settimane dall'inizio del torneo di Viareggio.

E' considerato il "profeta" del 4-2-4, modulo che ha praticato con Antonio Conte nel Bari dei record: "Lui mi considerava un maniaco della fase difensiva", ha dichiarato, per far capire che la definizione di offensivista che la stampa specializzata gli attribuisce è una questione di punti di vista. "Per me la fase difensiva inizia già nella trequarti avversaria, giocheremo molto compatti". 

Di sicuro Toma punta a vincere e divertire. Non a caso racconta che l'unico allenatore di prestigio al quale si è personalmente presentato, seppur sotto mentite spoglie (come giornalista) è stato l'olandese Luis Van Gaal."Potremmo magari lasciare l'ultima partita agli avversari", ha precisato con riferimento alla parte di campionato che resta da giocare. Quanto alla situazione specifica di alcuni elementi, Toma ha anche sottolineato la centralità di Guillermo Giacomazzi nel progetto tattico che ha in mente, aggiungendo però che giocherà chi si allenerà con maggior profitto, perchè per prima cosa "bisogna aver rispetto dei nostri tifosi": "Questa squadra potrebbe far bene cosi com'è anche in serie B", ha aggiunto rispondendo a chi gli chiedeva se avesse avanzato richieste per rinforzare l'organico. Sarà assistito dal preparatore dei portieri, Raffaele Di Fusco.

Antonio Tesoro "riabilita" Giacomazzi: "Un professionista serio, resta con noi".

Prima ancora che Toma arrivasse in sala stampa, l'amministratore delegato dell'Us Lecce, Antonio Tesoro, aveva spiegato i retroscena dell'esonero: "Siamo molto dispiaciuti per essere stati costretti ad un esonero perché signfica che c'è stato un parziale fallimento del progetto che avevamo, ma l'allenatore non è né l'unico né il principale colpevole ma solo quello che inevitabilmente paga per tutti". In questo modo il responsabile dell'area tecnica ha lasciato chiaramente intendere che altri fattori, non previsti, hanno contribuito a determinare il rendimento deficitario dell'ultimo periodo anche se ha ridimensionato le voci di dissapori nello spogliatoio: "Ho imparato in questi mesi che a Lecce escono fuori delle storie che sono degne delle migliori sceneggiature. Grossi problemi non ce ne sono mai stati nel senso che la situazione non è precipitata".

IMG_7805 copia (1)-2Certo, delle cessioni ci saranno, o almeno queste sono le intenzioni del club. Di Stefano Ferrario non ha voluto parlare, ma su Matteo Legittimo ha precisato: "Ha sempre dato il suo contributo, il presidente a caldo potrebbe anche dichiarare guerra all'Inghilterra". I due giocatori, che il Lecce vorrebbe cedere, sono stati accusati dal patron Savino Tesoro, nel dopo gara di San Marino, di preferire uno stipendio "comodo" piuttosto che una sistemazione altrove. In risposta, hanno preannunciato - entrambi sono assistiti da Romualdo Corvino - di voler tutelare la propia immagine di professionisti in tutte le sedi.

Un capitolo a parte, e di segno opposto, per capitan Guillermo Giacomazzi: "Ha parlato con me e ha detto di voler rimanere, perché sente di poter dare ancora molto al Lecce. Ma mi ha anche detto che, da professionista, è disposto ad andar via se non dovesse rientrare nei piani della società. Davanti a un uomo del genere ho chiamato subito il Cesena e ho detto che il suo trasferimento salta. Poi resta da vedere cosa accadrà di qui alla fine del mercato". Fino a nuova disposizione, nessun calciatore potrà rilasciare interviste.

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