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La strategia di Corvino: "Mercato atipico, cerco di anticipare le mosse"

Dopo la presentazione del difensore centrale Alessandro Tuia, il direttore dell'area tecnica, Pantaleo Corvino, ha spiegato che quando ci sono competizioni internazionali le trattative sono davvero poche

LECCE - Questa mattina ha preso il via il ciclo di presentazioni dei nuovi calciatori del Lecce: la prima è stata quella di Alessandro Tuia, difensore centrale di 31 anni, la cui ultima esperienza è stata con il Benevento in serie A. A fare gli onori di casa, come di consueto, il direttore dell'area tecnica, Pantaleo Corvino: "Mi preme sottolineare il fatto che cerchiamo di essere coerenti con quello che diciamo: mi riferisco alla ricerca di una miscela tra esperienza e gioventù nel tentativo di migliorare il nostro organico. Oggi con Alessandro presentiamo il primo apporto sul piano dell'esperienza".

Il diretto interessato ha spiegato di aver impiegato poco tempo ad accettare la proposta giallorossa: "Quando le idee coincidono non ci vuole molto per prendere le decisioni - ha dichiarato ai cronisti -, la società è ambiziosa e lo sono anche io". 

Cresciuto nella Lazio, di lui si disse un gran bene tanto da essere definito il "nuovo Nesta", ma il fatto di non essere mai arrivato in un club di primissima fascia non sembra averlo deluso: "Quelle voci nemmeno le percepivo, giocavo per divertimento come faccio ora. Non ho alcun rimpianto, credo che la carriera di un calciatore venga decisa da molti fattori e io a 31 anni mi ritrovo a Lecce, posso quindi essere soddisfatto".

Per quanto riguarda il numero di maglia, il calciatore ha detto di preferire la numero 13, quella che aveva a Benevento. Tuia conosce bene il campionato di serie B: ha disputato cinque stagioni in questa categoria, tre con la Salernitana e due col Benevento prima del debutto in A dove ha collezionato 27 presenze (un gol e un assist). Un bagaglio di esperienza sufficiente per poter rispondere alla domanda sul livello di difficoltà della prossima stagione: "Credo che oggi, a bocce ferme, qualche squadra abbia qualcosa di più rispetto a noi: abbiamo bisogno di lavoro e di tempo, di consentire al mister di darci una organizzazione e una identità". 

Terminata la presentazione del difensore, Corvino ha risposto alle domande a lui riservate, la prima sulla strategia di mercato che sta perseguendo: "Ho vissuto tante sessioni di mercato e so che quelle che coincidono con le competizioni internazionali sono sempre particolari: quando il Campionato Europeo sarà finitò, allora il mercato sarà completamente diverso. Per questo ho certo di anticipare le mosse in entrata, sapendo invece di dover aspettare le ultime settimane per il capitolo uscite. Abbiamo fatto quattro acquisizioni fino a questo momento e non so quante altre squadre, tra A e B, hanno fatto la stessa cosa".

Poi il direttore è stato sollecitato sull'operazione di rinnovamento dell'organico, ma non ha ceduto alla tentazione di annunciare la lista dei promossi e dei bocciati: "Abbiamo stabilito con Baroni chi rientra nei nostri piani e chi no. Io non mi invento moduli per dire a un calciatore se è da Lecce o no, glielo dico direttamente, o al massimo lo dico al procuratore. La stessa chiarezza ce l'aspettiamo dalla controparte, ma fino a oggi nessuno mi ha detto che il Lecce non rientra nei suoi piani". 

Corvino ha quindi spiegato quanto di vero ci sia nell'indiscrezione che vuole Christian Maggio ancora in giallorosso, spiegando che un fondamento c'è, così come il rischio di non ritrovarsi più: "Con lui ho parlato in tempi non recenti e con tutta la sincerità che ci contraddistingue ci siamo detti quello che pensavamo: si è preso del tempo, ma ovviamente deve essere un tempo compatibile con le nostre esigenze".

A conti fatti, oggi, il Lecce appare carente soprattutto di esterni offensivi. Si tratta di un ruolo fondamentale, considerando che il modulo di partenza sarà il 4-3-3: "Come l'anno scorso ci saranno tre 'tuttocampisti', ma non ci sarà il trequartista - ha chiarito Corvino -. Ci saranno gli esterni con propensione offensiva, che sanno attaccare la profondità, fare gol e assist: un Ribery o un Robben di alti tempi, ma con le risorse che abbiamo. Lo scorso anno con un milione e mezzo di euro ho fatto una squadra, spero ritorni il momento in cui possa usare la stessa cifra per un solo calciatore". Corvino ha anche confermato la trattativa per Pizzini, esterno offensivo argentino. 

Per domani, venerdì, è invece in programma la presentazione di Marco Olivieri, attaccante esterno di proprietà della Juventus, l'anno scorso in forza all'Empoli.

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