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Domenica, 28 Aprile 2024
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Rimpianti e certezze. Cosmi saluta, ma vuol restare

Domani amichevole a Tricase, prima del rompete le righe. Ultima conferenza stampa stagionale del tecnico. Chiara la volontà di rimanere nel Salento, ma l'incertezza sul piano societario sembra rappresentare un oggettivo deterrente

LECCE - Non si è capito se per Serse Cosmi quella di oggi è stata l'ultima conferenza stampa da allenatore del Lecce. Oppure lo si è compreso fin troppo bene. Se la società gli chiedesse di rimanere, risponderebbe senza pensarci. La società appunto, ma quale? Quella attuale ha altro a cui pensare in questo momento di incertezza esistenziale, quella che si accredita come prossima ventura - Tesoro & Tesoro - ha già espresso parole caramellate per Zdenek Zeman e la cosa, all'uomo del fiume, non è che sia piaciuta granché: "E' come se io dicessi che preferisco lavorare con Moratti", ironizza il tecnico umbro aggiungendo di essere "sensibile e orgoglioso". 

Rimpianti, certezze, speranze. I vertici del triangolo "cosmico" chiudono la forma di una stagione, anzi mezza, vissuta sempre con l'acqua alla gola, con la necessità di fare risultato sperando anche nelle disavventure altrui: "Il campionato ha espresso i suoi verdetti sportivi. Quello che non mi torna riguarda proprio il Lecce: non meritavamo di retrocedere".

Quando gli viene chiesto cosa avrebbe potuto fare se avesse avuto più tempo a disposizione, spiega: "Più che la classifica, il mio vero handicap è stato non avere molto tempo per capire chi avevo tra le mani. I comportamenti tattici si valutano sul campo, per tutto il resto è importante la fase di preparazione". E' rimasto deluso da più di qualcuno, lo ammette, ma non specifica da chi. Del resto basta ripassare le scelte relative alle convocazioni. E sulla "rottura" finale con Oddo rinvia la palla nella metà campo della dirigenza, presente in sala stampa con il direttore sportivo Carlo Osti.

Poi c'è il capitolo, sempre tra i rimpianti, delle partite sbagliate o andate storte: "Con il Parma vincere avrebbe significato acciuffare il quart'ultimo posto e avvicinare altre tre squadre. Con il Cesena doveva essere la classica partita che giochi male, ma che comunque vinci. Forse ho sottovalutato la sconfitta interna con il Napoli, meritata. Noi venivamo da una serie positiva, avevamo una forza diversa che avrei dovuto alimentare in qualche modo".

E' consapevole di aver ritrovato a Lecce lo slancio per rientrare nel palcoscenico del calcio che conta "e nella maniera che piace a me. Qui sono rinato". La sua valutazione complessiva è positiva, senza riserve: "Dal punto di vista professionale ho avuto tutto quello che mi serviva per lavorare. Nonostante la situazione sin dall'inizio sia stata particolare, per ogni problema sapevo con chi parlare. Sotto l'aspetto umano questa città ha fatto riparlare di me per come volevo io e non mi ripeto per non sconfinare nel patetico". Con riferimento però allo "spettacolo" offerto al Bentegodi dai tifosi giallorossi presenti, Cosmi ha voluto aggiungere una postilla: "Io sono sicuro che dietro quei mille c'era tutta Lecce. E' anche per questo che ho voluto rendere omaggio con una maglietta (Stu core nu bu lassa mai, ndr), indossata sotto la curva". 

Dopo la conferenza si è svolto al Via del Mare l'ultimo allenamento della stagione. Assenti Cuadrado e Muriel, impegnati con la nazionale colombiana, mancavano anche Blasi, Oddo e Bojinov che hanno usufruito di un permesso. Domani il Lecce disputerà un'amichevole a Tricase, alle ore 18, contro il Betitaly team, al termine del quale ci sarà il rompete le righe. 

 

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