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Domenica, 28 Aprile 2024
Ritrovo ridotto a solo due giorni a settimana / Nardò

Centro sociale in coabitazione, anziani penalizzati. Denuncia di Nardò Bene Comune

Il sodalizio neretino ha fatto visita al centro anziani di piazza Sant’Antonio riscontrando una serie di anomalie tra spazi sottratti e servizi trascurati. Negli stessi locali coesistenza difficile tra soci, Unitre e associazione Emigranti

NARDO’ - Un grido d’allarme per far rispettare i diritti e gli “spazi”, ormai sottratti e ridotti, nel centro anziani di piazza Sant’Antonio nel cuore del centro storico di Nardò. Una situazione lamentata  a seguito anche di un incontro degli attivisti di Nardò Bene Comune che presso quel centro di ritrovo, svago e socializzazione si sono recati proprio in questi giorni per incontrare soci e frequentatori abituali.

Una visita che ha consentito di appurare come la vecchia dimensione del centro anziani neretino non è più quella di una volta in cui gli energici concittadini, con qualche anno in più di esperienza sulle spalle, si ritrovavano tutti i giorni per due chiacchiere, per leggere i giornali ogni giorno forniti dal Comune, per una partita a carte o anche un ballo spensierato.

Ormai quel centro anziani non sembra essere più il “loro” luogo d’incontro. “I nostri anziani sono ormai costretti a dividere la sede di piazza Sant’Antonio con l'Università della terza età e con l'associazione Emigranti e quindi sono costretti a fare i turni, diventando ospiti a casa loro” riferiscono da Nardò Bene Comune, “basti pensare che un tavolo conferenze utilizzato da Unitre occupa mezza sala, i tavolini per giocare a carte sono inspiegabilmente spariti. Così come le tante foto delle varie gite fatte insieme e che decoravano pareti e bacheche sono finite negli scatoloni, sostituite da quelle dell'associazione degli emigranti. E ancora” continuano dal sodalizio di via Carducci, “i bagni hanno urgente bisogno di interventi, i giornali non sono più forniti quotidianamente per essere consultati e letti e la televisione non funziona e non è mai stata né riparata, né sostituita”.

Agli anziani del centro neretino, costretti quindi alla turnazione per usufruire dei locali sociali,     restano ormai solo due giorni a settimana per stare insieme e, perché no, ballare una mazurka. “Noi li abbiamo incontrati e restano un esempio in questo paese dormiente” concludono da Nardò Bene Comune, “sono riusciti ad ottenere due giorni di utilizzo tutti per loro. La speranza di una rinascita a Nardò passa anche da loro e dal rispetto delle loro esigenze sociali, a dimostrazione che essere giovani non sempre è sinonimo di essere migliori”.

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