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Domenica, 28 Aprile 2024
In arrivo il bando / Nardò

Turismo accessibile, il Comune di Nardò pronto per i nuovi servizi lungo il litorale

L’amministrazione neretina pronta alla corsa per ottenere il contributo di circa 220 mila euro messo a disposizione dal nuovo avviso pubblico della Regione denominato “C.Os.Ta” per implementare l’accoglienza e i servizi turistici anche per i diversamente abili

NARDO’ - Fare rete e avviare progetti per rendere accessibili a tutti le bellezze del territorio e soprattutto il litorale, eliminando barriere, architettoniche, con servizi per la fruibilità turistica e la mobilità, visite guidate, passerelle e segnaletica, e quant’altro possa prefigurare una forma di turismo fruibile per tutti.

Anche il Comune di Nardò è intenzionato ad entrare subito nella corsa per una fetta dei fondi complessivi pari a 1 milione e 314 mila euro che la Regione Puglia ha previsto per l'avviso pubblico denominato "C.Os.T.A", con cui finanzierà servizi e attività sperimentali per realizzare e potenziare sistemi integrati di accoglienza turistica accessibile, per far godere a residenti e turisti la bellezza del territorio pugliese, a prescindere dall'età, dalle capacità motorie e dalle altre caratteristiche personali.

Il contributo massimo stimato ed erogabile per ciascuno dei progetti di rete (che vede coinvolti in particolare i Comuni costieri) che risulteranno idonei sarà pari a 219 mila euro, corrispondente al valore delle spese ammesse ed effettivamente sostenute.

Si tratta di una iniziativa della Regione e dell'Agenzia regionale del Turismo Pugliapromozione, presentata nei giorni scorsi a tutte le amministrazioni pugliesi. Per il Comune di Nardò è intervenuto l'assessore al Turismo e al Marketing territoriale, Giuseppe Alemanno, che per conto dell’amministrazione del sindaco Pippi Mellone si è già attivata al fine di presentare al più presto un progetto idoneo per convogliare il finanziamento e attivare i nuovi servizi per il turismo accessibile.   

L'obiettivo è quello di rimuovere gli ostacoli che comprimono i diritti di cittadinanza e limitano la felicità delle persone. Enti locali, terzo settore e imprese saranno chiamati a co-progettare i servizi e le attività richieste, con il fondamentale coinvolgimento delle persone con disabilità.

Con l’avviso pubblico, nell’ambito delle azioni previste dal progetto C.Os.T.A., la Regione Puglia e Pugliapromozione puntano a selezionare e finanziare progetti di rete, per dare vita a Comunità Turistiche Ospitali, attraverso il potenziamento e la realizzazione di servizi e attività inclusive e accessibili, rivolti alle persone con disabilità e non solo.

I progetti che saranno selezionati dovranno insistere prevalentemente sulle zone costiere del territorio pugliese, anche inter-provinciali, ed essere proposti da una rete che abbia al suo interno operatori del settore turistico, almeno un’amministrazione locale in ambito costiero o altro ente pubblico, e un ente del terzo settore, che farà da soggetto capofila.

I Progetti di Rete realizzeranno un sistema integrato di accoglienza accessibile e dovranno: realizzare servizi turistici per la fruizione e la mobilità accessibili, nonché acquisto di materiali, infrastrutture leggere (per esempio segnaletica), strumenti tecnologici per le attività di ospitalità, escursionismo e visite guidate alla portata di tutti (e dunque accessibili ad esempio anche con la sedia a rotelle, o con un passeggino); predisporre e organizzare pacchetti turistici integrati con servizi turistici ad hoc per persone disabili; comunicare e divulgare tutte le attività promosse; organizzare e produrre servizi socio-educativi a supporto dell'utenza e della offerta turistica.

Gli stessi progetti dovranno inoltre attivare percorsi di formazione e accompagnamento, che comprendano anche tirocini, per favorire anche l’inclusione e il coinvolgimento lavorativo delle persone con disabilità nelle attività di ideazione della esperienza turistica accessibile. L’attuazione di ogni Progetto di Rete definirà una Comunità turistica accessibile, che sarà oggetto di un Patto Territoriale tra gli enti pubblici coinvolti, ad esempio i Comuni, e gli operatori della rete e che sarà dotata di un programma di ospitalità composto da servizi di base (alloggi, ristorazione, trasporto) e da una serie di ulteriori servizi ed esperienze funzionali al turismo balneare.

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