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Sabato, 27 Aprile 2024
Già richiesti i pareri per le autorizzazioni / Scorrano

Iter per l’impianto di compostaggio nel Parco dei Paduli. Mobilitazione in consiglio

L’amministrazione comunale di Scorrano prende posizione e annuncia la contrarietà al progetto della Humus srl che intende realizzare un insediamento per il trattamento della frazione organica dei rifiuti e la produzione di biogas al confine con Cutrofiano

SCORRANO - E' stato avviato il nuovo iter amministrativo per autorizzare un impianto di smaltimento e trattamento dei rifiuti con produzione di biogas che in base alla documentazione presentata dai proponenti, la società Humus srl, già nel 2021 all’atto di richiesta del provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur), dovrebbe sorgere nell’ambito del Parco dei Paduli, nell’entroterra magliese.

L'impianto è progettato proprio sul confine del territorio tra Cutrofiano e il Comune di Scorrano e ciò sta determinando preoccupazione e tensione tra le comunità dei due paesi e le associazioni di tutela del territorio. Proprio a Scorrano è lo stesso sindaco, Mario Pendinelli, ad annunciare che la questione sarà presto portata all’attenzione del dibattito pubblico nell’ambito dei lavori del consiglio comunale.

L’assise comunale scorranese, infatti, si appresta a promuovere una iniziativa contro il progetto di costruzione dell’Impianto per lo smaltimento dei rifiuti e la produzione di biogas che rischia di minacciare l’integrità dell’area del Parco dei Paduli e del bosco Belvedere. Il sito nel quale si vuole realizzare l’impianto industriale si trova principalmente in agro di Cutrofiano, ma è posto proprio sul confine con il territorio di Scorrano.

“Il Parco dei Paduli, nonostante l’epidemia da xylella, è certamente un’area di pregio del territorio salentino. E una delle aree particolarmente ricche di canali naturali ed ha un indiscusso valore ambientale e paesaggistico” spiega il sindaco Pendinelli, “inoltre insistono in quella zona aziende agricole e anche attività di wedding che contribuiscono a promuovere il Salento e la sua accoglienza. Un territorio assolutamente inadatto ad ospitare impianti industriali che, invece, devono trovare spazi adeguati ed idonei magari nelle tante aree industriali inutilizzate. Anche nel paese sta crescendo la preoccupazione per questo grosso corpo estraneo che si vorrebbe collocare nel cuore della campagna” evidenzia il primo cittadino, “e l’amministrazione comunale farà voti alle istituzioni competenti perché la valutazione non prescinda dalla natura dei luoghi”.

Il progetto della Humus srl è relativo alla costruzione ed esercizio di un impianto per il trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani (forsu) e del verde (frazione verde composta da sfalci di potature), tramite il processo di digestione anaerobica e post-compostaggio, per la produzione di biometano e compost.

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