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Domenica, 28 Aprile 2024
Già censita tra le ricerche su “Thalassia Salentina” / Nardò

Nel parco di Porto Selvaggio è già primavera: scoperta una nuova orchidea ibrida

Individuata durante un sopralluogo di monitoraggio del Museo della Preistoria di Nardò e dall’ente di gestione del parco naturale. Denominata “XSerapicamptis Ranaldoae” è dedicata all’archeologa e direttrice dell’ente museale neretino

NARDO’ – Dopo l’annuncio di qualche tempo addietro e gli approfondimenti in materia sul volume numero 45 del periodico di studi e ricerche “Thalassia Salentina”, edito dall’Università del Salento, è stato pubblicato uno studio riguardante la scoperta di una nuova specie di orchidea, di origine ibrida, avvenuta nel parco di Porto Selvaggio.

La scoperta si è concretizzata durante un sopralluogo di monitoraggio programmato dal Museo della Preistoria di Nardò e dall’ente di gestione del parco naturale neretino nel quadro delle ricerche in corso sul patrimonio del distretto della preistoria di Nardò.

Gli studiosi che hanno analizzato la nuova orchidea sono il professor Piero Medagli, botanico dell’Università del Salento, coinvolto in importanti progetti scientifici sia in Italia che all’estero e scopritore di numerose specie vegetali, e il professor Febo Lumare, che in Puglia ha diretto il centro di acquacoltura della laguna di Lesina e il centro di acquacoltura di Acquatina di Frigole e ha coperto l’insegnamento di acquacoltura per il corso di Biologia nelle Università di Bari e di Lecce.

Si tratta di un ibrido intergenerico, cioè risultato di incrocio fra una specie del genere Anacamptis con una del genere Serapias, cioè una xSerapicamptis, ed in particolare tra Anacamptis morio e Serapias neretina (di recente scoperta proprio nel parco).

Serapicamptis_6

L’articolo scientifico è firmato da entrambi gli studiosi in questione e anche da Alessandra Ammassari, e il nuovo ibrido è stato denominato xSerapicamptis ranaldoae (serapicamptis di Ranaldo).

La nuova scoperta è stata infatti dedicata a Filomena Ranaldo, archeologa e direttrice del Museo della Preistoria di Nardò, come riconoscimento dell'impegno scientifico e di divulgazione riservato al parco stesso attraverso il ruolo di coordinatrice e rappresentante del gruppo di studiosi, operatori e soggetti istituzionali attivi nel progetto di ricostruzione dei paesaggi stratificati. Un progetto promosso, attraverso il civico Museo della Preistoria di Nardò, dall’assessorato all’Ambiente, cultura, istruzione, formazione e musei, e dall’assessorato all’Urbanistica, verde pubblico, parchi e aree protette.

Nell’area del parco naturale di Porto Selvaggio risultano molto attivi i fenomeni di ibridazione delle orchidee che portano alla formazione di nuovi morfotipi di origine ibridogena che innescano interessanti fenomeni microevolutivi (altri ibridi individuati sono in fase di studio).

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