Piazzetta Alleanza: in un esposto denunciato anche lo spaccio di stupefacenti
Dopo una delibera condominiale, una sollecitazione a questura, prefettura e Comune: chi vive e lavora in quell'isolato, pone una questione che non è solo di disturbo alla quiete pubblica, tra fuochi d'artificio e risse, ma anche di sicurezza e legalità
LECCE – Non è solo una questione di menomazione del diritto e a godere di una certa tranquillità all’interno della propria casa, ma anche di legalità e di sicurezza.
I residenti e i titolari di attività professionali e commerciali di piazzetta Alleanza, dopo aver approvato un’apposita delibera in assemblea condominiale, hanno di recente presentato un esposto alle autorità – dalla prefettura al Comune, passando per la questura – per denunciare di vivere sotto scacco: del degrado, della maleducazione, ma anche di attività delinquenziali.
Le situazioni segnalate sono molteplici e riguardano sempre la fascia serale: dal bivacco negli androni alla forzatura dei portoni d’ingresso; dagli atti di bullismo alle risse vere e proprie, talvolta con il coinvolgimento dei genitori; dai frequenti atti di vandalismo contro gli arredi urbani, i citofoni, gli impianti di irrigazione al passaggio degli scooter su tutta l’area pedonale.
Oltre a tutto questo, l’esposto contiene un riferimento chiaro ad attività di spaccio che si servirebbero del tetto dei palazzi per nascondere i quantitativi di sostanze stupefacenti, soprattutto nel fine settimana quando la piazza si riempie di centinaia di ragazzi, quasi tutti minorenni. Il risultato di quanto sopra è una sensazione frequente di disagio e la percezione di una certa insicurezza.
Piazzetta Alleanza, che è una zona privata a uso pubblico, anche in passato è stata un luogo di aggregazione dove si sono ritrovate comitive provenienti anche da altri quartieri: negli anni Novanta, in particolare il sabato e nei festivi, era una selva di motorini “Sì”, di Vespe PK e Special, “Il Rusticone” vendeva pizze al taglio e panini, ogni tanto qualcuno faceva a botte e poi arrivavano i poliziotti della “speciale”. C’era ancora una certa reticenza all’utilizzo del casco, pur reso obbligatorio, e tra tante sigarette spuntava qualche spinello.
I numeri erano comunque più contenuti rispetto a quelli attuali, perché adesso si ragiona nell’ordine delle centinaia. Un carico imponente di giovanissimi che si muovono come fanno gli sciami di api, seminando bottiglie. E poi i fuochi d’artificio, esplosi a mezzanotte per annunciare un compleanno, come esibizione di uno status: un rito molto probabilmente mutuato dalle serie tv che irrompe nel sonno di molti cittadini e che, in certi periodi dell’anno, è aggravato anche dall’uso di fragorosi petardi.
Lecceprima si è occupata in più occasioni di questo spaccato cittadino: le ricorrenze nell’archivio digitale si intensificano dal 2020 in poi. Questa volta però c’è un’iniziativa che parte da una delibera assembleare, in rappresentanza dei proprietari delle oltre cento unità immobiliari della zona: abitazioni, studi professionali, attività commerciali. Tutti uniti nell’esasperazione e nella frustrazione nel constatare che le precedenti segnalazioni, arrivate agli organi competenti in ordine sparso, non hanno sortito gli effetti sperati. Si era anche parlato dell’installazione di telecamere, in attesa di un qualche finanziamento.
Sembra un destino ciclico quello di piazzetta Alleanza: ci sono fasi di oblio, poi ritorni di fiamma. Da qualche anno a questa parte l’area si è convertita al food: locali pubblici convivono con i negozi sopravvissuti alla crisi del commercio, al centro c’è sempre il Bar Raphael. Con questo progressivo avvicendamento è tornata a essere un punto di aggregazione, ma ci sono evidenze di uno squilibrio tra le istanze di chi ci vive, soprattutto, e le degenerazioni di un fenomeno, la cosiddetta movida dei ragazzini nella quale alcuni gruppetti si atteggiano ad assumere comportamenti da baby gang.
