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Lunedì, 29 Aprile 2024
In Camera di commercio

Rigenerazione agricola dopo la Xylella: si punta alla Zona agricola speciale

Il nodo di un accesso celere ai fondi per espianti e reimpianti rimane irrisolto. Si è discusso anche del tema delle risorse idriche e del riuso delle acque reflue depurate

LECCE – Trascorrono gli anni, ma l’obiettivo rimane ancora di là da raggiungere: accelerare le procedure relative alla distribuzione dei fondi per l’espianto e il reimpianto degli ulivi colpiti dalla Xylella fastidiosa. Della questione e, più in generale, di un piano di rigenerazione agricola, si è discusso a Lecce, presso la Camera di Commercio, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia e di alcuni dei parlamentari del territorio. Le ipotesi di un commissariamento e della creazione di una Zona agricola speciale (Zas) restano quelle più suffragate tra gli addetti ai lavori per il cambio di passo tanto invocato.

La presidente del consiglio regionale, Loredana Capone ha insistito sulla necessità di uno sguardo di prospettiva che tenga conto anche di altri importanti questioni come quella della disponibilità delle risorse idriche, fondamentali “sia per la produzione, soprattutto se diversificata, sia per la trasformazione agricola. Il progetto di Carpignano Salentino e Martano per l’utilizzo delle acque depurate in agricoltura, per esempio, progetto su cui da tempo insieme all’assessore Pentassuglia siamo impegnati perché sia presto finanziato, dovrebbe essere realizzato in ogni luogo possibile”.

“Faccio appello, quindi, - ha aggiunto - perché il piano di rigenerazione agricola del Salento non sia solo difensivo ma costruttivo di una nuova identità diffusa, che coinvolga i produttori piccoli e grandi e li aiuti nelle scelte, sia nella valutazione delle produzioni sia in quelle di trasformazione e forestazione, attribuendo velocemente le risorse che devo essere necessariamente aumentate e presto erogate a chi investe. E perché si realizzino quelle infrastrutture indispensabili perché il piano possa funzionare”.

Il deputato del M5S, Leonardo Donno, ha sollecitato le forze politiche al governo: “Lo scorso anno ho presentato un emendamento in legge di Bilancio, bocciato dalla maggioranza di centrodestra, affinché venisse stanziato un miliardo e mezzo di euro per fronteggiare un’emergenza che ha portato alla perdita di milioni di alberi di ulivo e messo in ginocchio un intero settore e gli imprenditori. Fino a oggi le uniche risorse messe a disposizione per la Regione Puglia sono quelle del governo Conte, grazie al Movimento Cinque Stelle: 300 milioni di euro per la rigenerazione. Tra un mese e mezzo verrà discussa la legge di Bilancio, ed è importante remare verso una direzione comune per il bene del territorio. Per questo faccio appello ai parlamentari di centrodestra affinché venga sostenuta la proposta che presentai un anno fa”.

Oltre alle associazioni di categoria, hanno partecipato all’incontro anche le organizzazioni sindacali: “La Xylella è un lutto ormai elaborato, il Salento ha bisogno di nuova energia – hanno commentato Ada Chirizzi e Gianluigi Visconti di Cisl -. Occorre, però, accelerare i tempi perché solo un rilancio coordinato che guarda certamente al paesaggio ma al contempo anche all’occupazione di tanti lavoratori del settore in grave sofferenza negli ultimi anni, può essere decisivo per lo sviluppo non solo del comparto, ma dell’intero territorio. Il piano di rigenerazione agricola sarà vincente nella misura in cui saranno coinvolti tutti i soggetti deputati”.

Mauro Fioretti e Antonella Rizzo della Uil hanno fornito una stima delle ricadute in termini di lavoro perso: “Vogliamo sottolineare che, oltre ai gravissimi danni prodotti a livello imprenditoriale, paesaggistico ed anche identitario, la Xylella ha rappresentato una vera e propria catastrofe occupazionale. Si conta, infatti, che dal 2015 ad oggi, siano circa 8 mila le posizioni lavorative andate perse solo in provincia di Lecce”.

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