Evade e guida senza patente. Era ai domiciliari per un raid punitivo
Il ragazzo, di Salve, è stato accompagnato in carcere con l'accusa di evasione. Ristretto ai domiciliari per un pestaggio ai danni di un compaesano, durante i controlli è stato trovato lontano dalla sua abitazione, al volante ma senza permesso. Nel capo di Leuca, sono scattate anche due denunce per droga
SALVE – Come se non bastassero già i guai recenti, è stato sorpreso alla guida di un’auto senza patente, sebbene dovesse restare in casa perché ristretto ai domiciliari. E’ finito in manette Daniele Vantaggio, il 20enne di Salve già arrestato lo scorso 5 febbraio dai carabinieri del posto. I militari della compagnia di Tricase, assieme ai colleghi del Nucleo cinofili di Modugno, hanno condotto un servizio nella serata di ieri, per reprimere i reati in materia di stupefacenti.
Durante una delle verifiche, gli uomini dell’Arma hanno sorpreso Vantaggio fuori dalla propria abitazione, alla guida di un’autovettura di proprietà senza le previste autorizzazioni del giudice e, soprattutto, sprovvisto di patente di guida perché’ mai conseguita. Il giovane era stato fermato durante un blitz in cui finirono nei guai anche altre tre persone, per aver pestato un uomo del comune del basso Salento, per motivi di natura passionale. Il gruppo volle, infatti, vendicare la zia di uno dei componenti, abbandonata dalla vittima del pestaggio, dopo una relazione burrascosa.
I militari dell’aliquota radiomobile e delle stazioni di Tricase e Corsano, inoltre, sempre assieme ai militari dell’unità cinofila, hanno effettuato alcune perquisizioni domiciliari in zona, e deferito per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti due persone.
Si tratta di F. M. , 34enne corsanese, sorvegliato speciale. L’uomo è stato trovato in possesso di tre involucri contenenti due grammi di eroina, e uno di hashish. Denunciato anche R. M., 19enne di Acquarica del Capo, noto alle forze dell’ordine, perché scoperto con trovato in 28 semi di “cannabis indiana”, e un involucro in cellophane con tre grammi di “marjiuana”. Aveva con sé anche materiale da taglio e usato per il confezionamento dello stupefacente, assieme a un bilancino elettronico di precisione.
