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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Porto Cesareo / Litoranea

Ancora un furto nel resort sotto sequestro. In manette zio e nipote

Dopo l'episodio dello scorso 6 marzo nel villaggio "Riva degli Angeli" di Torre Lapillo, che fruttò ai malviventi un bottino di circa 15mila euro, un 47enne e il famigliare di 30 anni hanno tentato un nuovo colpo. Ma questa volta sono stati fermati dai carabinieri e arrestati

TORRE LAPILLO (Porto Cesareo) – Una cosa è certa: per i ladri il sequestro non funge da deterrente. Anzi, sembrerebbe il contrario. Dopo il furto nel villaggio “Riva degli Angeli” , sulla litoranea nord di Torre Lapillo  in direzione Taranto, avvenuto lo scorso 6 marzo e che fruttò ai malviventi un maxi bottino composto da alimenti ed elettrodomestici, per un valore di circa 15mila euro, un'altra banda, questa volta a gestione "familiare", ci ha riprovato ancora ma senza lieto fine.  In due sono stati, infatti, arrestati e accusati di furto e violazione dei sigilli.

LEO BRUNO-2Si tratta di Bruno Leo, 47enne e di suo nipote, Vincenzo Leo, di 30 anni, entrambi operai originari e residenti a  Francavilla Fontana, già noti alle forze dell'ordine, fermati  da alcuni vigilantes e dai carabinieri della stazione del borgo ionico, in collaborazione con i colleghi della compagnia di Campi Salentina, coordinati dal capitano Nicola Fasciano, sulla via che conduce ad Avetrana.

I due parenti hanno raggiunto intorno alle 9,30 di questa mattina, il resort di proprietà del consigliere comunale di maggioranza del Comune di Porto Cesareo, Giuseppe Durante, nonstante la struttura ricettiva sia ancora sotto sequestro probatorio dallo scorso 23 febbraio.  I sigilli furono apposti dagli stessi militari dell’Arma nell’ambito di un’inchiesta per presunti abusi edilizi, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce. Non trovando alcuna allettante refurtiva, zio e nipote hanno pensato di asportare alcuni mobili e complementi d’arredamento, tra cui gli infissi prelvat dai bungalow, caricandoli su un furgone Fiat Iveco, poi intercettato dalle guardie giurate dell'istituto "La Velialpol".

LEO VINCENZO 1-2All’interno  dell'area erano accatastate sette porte in alluminio asportate dai residence della struttura. E, in bella vista,  anche gli autori del colpo i quali, notando i vigilantes, hanno scavalcato la recinzione e si sono dileguati a bordo del veicolo. Ne è nato un inseguimento, a cui nel frattempo si era accodato il personale dell'Arma, poi  terminato nel piccolo comune del tarantino.  La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario mentre l'automezzo è finito sotto sequestro. Gli arrestati, su disposizione del pm del Tribunale di Lecce, Roberta Licci, sono stati accompagnati presso il carcere di Borgo San Nicola del capoluogo salentino.

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