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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Taviano / Via San Antonio

Carabinieri tendono tranello a 3 rapinatori: hanno terrorizzato il basso Salento

L'arresto in serata a Taviano, dopo un blitz dei militari nei pressi del market: hanno tenuto sotto controllo alcuni individui sospettati nei giorni scorsi

TAVIANO - Mimetizzati, in borghese, nelle vicinanze. Per poi irrompere, con maggiore velocità degli stessi rapinatori. I carabinieri delle stazioni di Taviano e Racale, assieme ai colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Casarano, hanno incastrato una banda di malviventi, ritenuta responsabile degli ultimi colpi messi a segno ai danni di negozi e attività del basso Salento. Erano diventati l’incubo dell’hinterland casaranese, ma in serata sono finiti in manette. Sono: Giglio Salvatore Alfarano, 25enne di Alliste; Gianluca De Paolis, 29enne di Casarano e Antonio Gaetani, 28enne di Alliste.

Si tratta di tre ragazzi del posto che, nel corso del pomeriggio, hanno provato a rapinare il supermercato “Conad“ di via Sant’Antonio da Padova, a Taviano: alle 19,45, infatti, un dipendente ha attivato l'allarme. Dopo un’accurata attività investigativa, però, gli uomini dell’Arma li hanno attesi proprio nei paraggi, con pazienza, fino a quando gli individui sono passati all’azione. In realtà, le strade dell'isolato, ma anche le principali vie di entrata e di uscita dalla cittadina erano state predisposte per il blitz già da diverse ore prima.

Armati di fucile e con il volto coperto da passamontagna, due di loro hanno fatto irruzione nel locale, mentre il terzo ha atteso all'esterno. Sotto la minaccia dell'arma, hanno costretto uno dei commessi a consegnare una somma di circa 675 eruo contenuta nel registratore di cassa, per poi allontanarsi a bordo di una vettura. Ma sono stati bloccati poco dopo, in direzione di Racale L'ultimo colpo, in ordine di tempo, è stato perpetrato nella serata di mercoledì, a Racale, ai danni di una parafarmacia. Muniti di pistole, forse giocattolo, e con i volti coperti, sono fuggiti a bordo di un'Alfa. In serata, invece, hannoutilizzato una Fiat Panda. Ed è proprio questo modello, di colore rosso, che gli inquirenti hanno fermato. Coordinati dal comandante di compagnia e del Norm, i capitani Clemente Errico e Roberto Mitola, i carabinieri li hanno seguiti per un pezzo, a sirene spiegate, notando la gettoniera del registratore di cassa volare dal finestrino dell'auto.

A quel punto, intervenuti anche gli altri militari, tuti gli incroci sono stati bloccati e i rapinatori si sono ritrovati incastrati. Due di loro si sono arresi immediatamente, mentre Antonio Gaetani, sul cui profilo Facebook ha indicato "rapinatore di banca" come professione, si è dileguato. Ne è nato un breve inseguimento, terminato con la cattura del 28enne. La Panda, intanto, risultata intestata alla madre della convivente di uno della banda, è stata posta sotto sequestro. All'interno dell'abitacolo, oltre agli indumenti che i malviventi hanno cambiato poco dopo il colpo, anche due passamontagna, l'intera somma rapinata poco prima nel market e un fucile da sub: quest'ultimo era stato avvolto da nastro adesivo nero, per renderlo simile a un normale fucile a canne mozze.

Dopo la conferma, ulteriore, dei filmati del sistema di videosorveglianza (nei quali i tre sono stati immortalati col doppio strato di vestiti corrispondenti a quelli ritrovati), è scattato l'arresto con l'accusa di rapina, in flagraza di reato. Sono stati accompagnati presso il carcere di Borgo San Nicola, alle porte di Lecce. Intanto, ulteriori indagini saranno effettuate sul loro conto per accertare se si tratti della stessa banda che ha seminato il panico nel corso degli ultimi giorni. Malviventi hanno preso di mira tabaccherie, supermercati, parafarmacie, e ora gli investigatori non escludono possa trattarsi degli stessi responsabili. Si tratta soltanto di una prima ipotesi, che trova riscontro in alcune analogie del modus operandi. Ma a stabilirlo potranno essere soltanto gli accertamenti successivi, basati anche sull'ascolto della versione dei testimoni, e sulla comparazione fotografica delle immagini contenute nei sistemi di videosorveglianza. 

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