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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Storica sentenza, banca risarcirà salentino per obbligazioni Lehman Brothers

Significativo pronunciamento della Corte di Appello Lecce sulla responsabilità delle banche: l'uomo, difeso dagli avvocati Adusbef, aveva acquistato titoli della società americana, poi fallita, ma non venendo informato del default

LECCE - Aveva acquistato obbligazioni Lehman Brothers da una banca italiana, ma non era stato informato dell'aggravarsi del livello di rischio, senza poter vendere in tempo i titoli e subire un danno. Un cittadino salentino ora dovrà essere risarcito per questo dalla banca negoziatrice, che gli ha venduto obbligazioni della società americana, attiva nei servizi finanziari a livello globale e protagonista nel 2008 di una clamorosa bancarotta, individuata da molti come il momento chiave della crisi economica internazionale.

È una sentenza storica la numero 787 del 4 novembre scorso, emessa dalla Corte di Appello di Lecce, nella persona del presidente Marcello Dell’Anna, in materia di responsabilità delle banche nella vendita di obbligazioni Lehman Brothers, fallita nel 2008.

Nel 2005, il cittadino in questione, N. M., aveva acquistato presso uno sportello bancario obbligazioni emesse dalla banca americana Lehman Brothers Holding Inc. per 206 mila euro. Il colosso finanziario ha dichiarato il tracollo il 15 settembre 2008, con le obbligazioni andate in default e non più rimborsate.

Fino a quel momento, esse facevano parte dell’“elenco delle obbligazioni a basso rischio/rendimento”, elenco di titoli sicuri predisposto dalle banche italiane, consorziate nel cartello “Patti Chiari”. Questa iniziativa prevedeva che, se un titolo dell’elenco avesse subito un aggravamento significativo del livello di rischio, le banche aderenti avrebbero informato i loro clienti tempestivamente (“entro due giorni” recitava la guida dell’iniziativa), affinché potessero vendere i titoli per tempo. Invece, nessuna banca informò gli investitori ed il danno sul mercato non solo nazionale fu gravissimo.

Il cittadino salentino, difeso dagli avvocati di Adusbef, Antonio Tanza e Maria Serena Camboa, aveva avviato un giudizio di risarcimento dei danni contro la banca negoziatrice proprio per la mancata informativa sull’aggravamento del rischio. La Corte di Appello di Lecce ha riconosciuto il suo diritto al risarcimento del danno poiché la banca lo aveva informato in ritardo (solo dopo il fallimento) del dissesto dell’emittente.

“Il principio è molto importante” ci riferiscono gli Avv.ti Tanza e Camboa, “perché proviene dal massimo organo giudiziario del distretto di Lecce, Brindisi e Taranto e perché va applicato a tutti i casi di vendita di obbligazioni Lehman da parte di una banca aderente al consorzio Patti Chiari”. Sicuramente dalla decisione scaturirà un proliferare di contenzioso che speriamo possa dare giustizia ai tanti investitori danneggiati.

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