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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Tricase

Chioschi senza permesso, nei guai un tecnico comunale

I finanzieri di Tricase hanno requisito tre strutture, denunciando i titolari ed un funzionario per abuso d'ufficio. A Gallipoli, una pioggia di deferimenti per nuove irregolarità nel mercato ittico

Alcune strutture non autorizzate, posizionate in zone di interesse archeologico, paesaggistico e ambientale della zona di Tricase, sono state scoperte dalla guardia di finanza della tenenza locale. Insieme ai due proprietari, denunciati a piede libero, è finito nei guai anche un tecnico comunale. Nelle aree, due in tutto, sono state individuate tre strutture permanenti in acciaio, adibite a chioschi di vendita, ma - secondo le "fiamme gialle" - prive del permesso di costruzione annuale e con le autorizzazioni per l'occupazione del suolo pubblico scadute da tempo e mai rinnovate. I militari hanno quindi sequestrato i chioschi, deferendo i rispettivi titolari. Ma non solo. Le indagini hanno infatti consentito di accertare il coinvolgimento di un tecnico comunale il quale, in base alle accuse, avrebbe abusato del proprio ufficio, autorizzando l'installazione delle strutture.

A Gallipoli, invece, sono state scoperte nuove irregolarità nel mercato ittico. La guardia di finanza della compagnia locale ha effettuato una serie di controlli negli esercizi commerciali collocati nel mercato ittico situato sul suolo demaniale di largo Dogana. Al termine degli accertamenti sono stati denunciati dieci responsabili per occupazione abusiva dello spazio e violazione di sigilli. Due persone in particolare hanno ricevuto un ulteriore deferimento per vendita di prodotti alimentari in cattivo stato d'uso. In un caso specifico è stato anche riscontrato come non fosse stato installato nemmeno il misuratore fiscale. Inoltre, sono stati scoperti e verbalizzati altri tre soggetti privi dell'autorizzazione per l'esercizio del commercio su aree pubbliche e altri due risultati pescatori professionali che esercitavano la vendita di prodotti ittici in un luogo non consentito. Particolarmente corposi i sequestri, che hanno riguardato 489 chili di prodotti ittici, diciannove ombrelloni, cinque banconi di vendita e due tensostrutture. Sempre nell'ambito degli accertamenti, sono stati scoperti otto lavoratori impiegati totalmente in nero.

Ad Otranto i finanzieri hanno scoperto un'attività commerciale di "bar ristorante" che avrebbe occupato abusivamente una porzione di area demaniale di circa 79 metri quadri, sulla quale era stato realizzato un immobile, composto da due locali, del valore di circa 10mila euro. La titolare dell'attività ha ricevuto una denuncia a piede libero. Nella marina di Leuca, infine, è stata individuata e sequestrata una struttura prefabbricata collocata su un'area demaniale e adibita a "bar-ristorante", senza che il proprietario fosse in possesso delle autorizzazioni, sia per l'esercizio dell'attività economica, sia per l'installazione del prefabbricato. Inoltre, l'autorizzazione per occupazione di suolo demaniale risultava scaduta e non rinnovata. Anche in questo caso è scattata una denuncia.

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