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Cronaca Cavallino

Impianto di trattamento dei rifiuti: accolte le ragioni del Comune

Respinto il ricorso di Ambiente e Sviluppo e Monticava Strade Srl che chiedevano la proroga della concessione o, in alternativa, un'indennità di oltre 12 milioni

CAVALLINO  - Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso proposto da Ambiente e Sviluppo e da Monticava Strade srl contro il Comune di Cavallino, difeso da Ernesto Sticchi Damiani, e l’Ambito territoriale ottimale per la provincia di Lecce per ottenere la proroga della scadenza del termine di concessione per la gestione della piattaforma per il trattamento dei rifiuti a servizi.

Le due società avevano chiesto, in alternativa, il prolungamento per un periodo di 27 anni e mezzo o il pagamento della somma di oltre 12 milioni di euro sulla base di un lodo arbitrale del 2010 che aveva accertato il diritto della società che ha in gestione l’impianto a far valere un riequilibrio del contratto in ragione dei maggiori oneri sostenuti per circostanze, però, imputabili alla programmazione della gestione del ciclo dei rifiuti da parte della Regione Puglia.

I giudici del Consiglio di Stato, interessati della vicenda in sede di appello dopo il rigetto da parte del Tar del Lazio, hanno spiegato che se è vero che il lodo arbitrale riconosce alla società la possibilità di ottenere la revisione dell’accordo, è altrettanto vero che lo stesso lodo non contiene alcuna condanna nei confronti dell’amministrazione comunale di Cavallino che, pertanto, non è tenuta né alla proroga del contratto né a corrispondere alcuna indennità.

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