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Duplice omicidio

Coppia massacrata in casa, “chiamato” in aula l’assassino

Nuova udienza oggi nel processo ad Antonio De Marco, reo confesso dell’omicidio di Eleonora Manta, 30enne di Seclì, e del fidanzato Daniele De Santis, leccese di 33 anni. Fissato per il 1° febbraio l’esame dell’imputato

LECCE - Nuova udienza nel processo ad Antonio De Marco, il 21enne di Casarano che, il 21 settembre di un anno fa, ha assassinato con settantanove coltellate Eleonora Manta, 30enne di Seclì, funzionaria all’Inps di Brindisi, e il fidanzato Daniele De Santis, arbitro leccese di 33 anni, nel loro appartamento.

Questa mattina, la Corte d’Assise, presieduta dal giudice Pietro Baffa (a latere, la giudice Francesca Mariano e i giudici popolari) ha ascoltato il personale di polizia giudiziaria che ha condotto le indagini sfociate nell’arresto del giovane infermiere, e dei tecnici che hanno esaminato il materiale informatico sequestrato nell’ambito dell’inchiesta.

Nella prossima udienza, fissata per il 1° febbraio, deporrà uno dei coinquilini dell’imputato, l’ultimo dei testi indicati dalla sostituta procuratrice Maria Consolata Moschettini, e i consulenti che per conto del tribunale hanno redatto un’integrazione alla perizia psichiatrica su De Marco, concludendo fosse capace di intendere e di volere al momento del delitto.

In particolare, gli esperti Andrea Balbi, psichiatra e psicoterapeuta, professore presso La Sapienza di Roma, e Massimo Marra, neurologo e criminologo clinico, in servizio presso l’ospedale Francesco Ferrari di Casarano, esclusero categoricamente autismo o psicosi, confermando pienamente la diagnosi del precedente elaborato: “disturbo narcisistico di personalità, sottotipo Covert”. Secondo gli esperti, quindi sarebbe stata la rabbia accumulata nel tempo, dovuta all’incapacità di avere relazioni, soprattutto con le ragazze, a spingere il giovane a uccidere la coppia.

Nella stessa udienza, saranno ascoltati anche tutti i consulenti delle parti civili (con gli avvocati Renata Minafra, Mario Fazzini, Francesco Spagnolo, Luca Piri e Fiorella D’Ettore).

E’ previsto anche l’esame dell’imputato (assistito dagli avvocati Giovanni Bellisario e Andrea Starace), ma è difficile che si presenterà, in considerazione della scelta di non comparire presa sin dall’inizio del processo.

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