Crisi Tac, Destra di Base: "Ora necessarie soluzioni"
L'associazione politico culturale si dice preoccupata dopo l'allarme della Consob sulle piccole imprese salentine e chiede alle istituzioni misure per arginare la "delocalizzazione delle aziende"
Redazione
15 luglio 2009 16:41
TRICASE - Tac salentino: dopo l'allarme lanciato dalla Consob, nei giorni scorsi, sulle piccole imprese a rischio, si moltiplicano le voci preoccupate di quanti vedono crescente la possibilità di fuga di aziende verso altri paesi, dove la manodopera e il lavoro ha costi più ridotti.
Anche i circoli di Destra di Base, preso atto della preoccupazione della Consob sulla piccole imprese a rischio per le strette creditizie, applicate dalle banche a seguito della crisi finanziaria che ha investito tutta l'Europa, lanciano un nuovo allarme nel Salento contro i rischi e le conseguenze della de-localizzazione delle imprese del settore Tac.
L'associazione politico-culturale del Pdl richiama, dunque, l'attenzione di tutti gli esponenti politici e istituzionali, soprattutto quelli del centrodestra, sul grave fenomeno dell'emigrazione delle aziende pugliesi e salentine che, per ovvie ragioni di convenienza, starebbero delocalizzando la loro linea di produzione verso i paesi dell'est e verso l'oriente, dove il costo della manodopera è bassissimo e dove lavoro nero e sfruttamento degli operai, anche in tenera età, risultano molto frequenti.
Oltretutto Destra di Base invita a "non trascurare o sottovalutare altri segnali non meno allarmanti collegati alla perdita di lavoro che sta interessando sempre più i lavoratori salentini, come l'aumento esponenziale di ansia, stress, malattie depressive sino ad alcuni tentativi di suicidio, anche plateali, come il caso dell'operaio di Trepuzzi che pochi giorni fa ha tentato di darsi fuoco durante una manifestazione di protesta".
E anche sulla cassa integrazione prolungata di un anno per i lavatori della Nuova Adelchi di Tricase, il cui merito Destra di Base riconosce nell'"interessamento del presidente Gabellone e di altri parlamentari salentini", l'associazione ritiene di dover sollecitare ancora lo stesso Presidente della provincia, nonché il ministro agli affari regionali, Raffaele Fitto, e il sottosegretario, Alfredo Mantovano, ad "attivarsi con tutte le loro forze al fine di trovare soluzioni ancora più efficaci al problema e a tutti i lavoratori interessati che con le loro famiglie hanno diritto ad un futuro più sereno e più sicuro".
Anche i circoli di Destra di Base, preso atto della preoccupazione della Consob sulla piccole imprese a rischio per le strette creditizie, applicate dalle banche a seguito della crisi finanziaria che ha investito tutta l'Europa, lanciano un nuovo allarme nel Salento contro i rischi e le conseguenze della de-localizzazione delle imprese del settore Tac.
L'associazione politico-culturale del Pdl richiama, dunque, l'attenzione di tutti gli esponenti politici e istituzionali, soprattutto quelli del centrodestra, sul grave fenomeno dell'emigrazione delle aziende pugliesi e salentine che, per ovvie ragioni di convenienza, starebbero delocalizzando la loro linea di produzione verso i paesi dell'est e verso l'oriente, dove il costo della manodopera è bassissimo e dove lavoro nero e sfruttamento degli operai, anche in tenera età, risultano molto frequenti.
Oltretutto Destra di Base invita a "non trascurare o sottovalutare altri segnali non meno allarmanti collegati alla perdita di lavoro che sta interessando sempre più i lavoratori salentini, come l'aumento esponenziale di ansia, stress, malattie depressive sino ad alcuni tentativi di suicidio, anche plateali, come il caso dell'operaio di Trepuzzi che pochi giorni fa ha tentato di darsi fuoco durante una manifestazione di protesta".
E anche sulla cassa integrazione prolungata di un anno per i lavatori della Nuova Adelchi di Tricase, il cui merito Destra di Base riconosce nell'"interessamento del presidente Gabellone e di altri parlamentari salentini", l'associazione ritiene di dover sollecitare ancora lo stesso Presidente della provincia, nonché il ministro agli affari regionali, Raffaele Fitto, e il sottosegretario, Alfredo Mantovano, ad "attivarsi con tutte le loro forze al fine di trovare soluzioni ancora più efficaci al problema e a tutti i lavoratori interessati che con le loro famiglie hanno diritto ad un futuro più sereno e più sicuro".
Redazione
15 luglio 2009 16:41
